Dipendente Universo Salute licenziato, la Corte d'Appello riconosce la "giusta causa"

Capovolta la sentenza di primo grado del Tribunale di Trani. Il lavoratore potrà ricorrere in Cassazione

lunedì 12 aprile 2021 13.26
A cura di Vito Troilo
La Corte d'Appello di Bari ha ribaltato una sentenza del Tribunale di Trani in merito al licenziamento di un dipendente dei complessi aziendali biscegliesi di Universo Salute-Opera Don Uva. Il lavoratore, un operatore socio sanitario, si era rivolto alla giustizia ritenendo il provvedimento assunto privo della giusta causa: i giudici, in primo grado, gli hanno dato ragione definendo il licenziamento sproporzionato.
Decisione capovolta in Appello con l'accoglimento del ricorso presentato da Universo Salute (rappresentato dagli avvocati Pasquale, Michele e Maria Antonietta Fatigato) e la condanna ai danni dell'ex dipendente al pagamento delle spese legali di entrambi i gradi di giudizio, per un importo complessivo di oltre 10 mila euro. Il lavoratore potrebbe a questo punto ricorrere in Cassazione.

«Il rispetto e la tutela degli ospiti, a salvaguardia di un elevato grado di umanizzazione delle cure, sono fondamentali da sempre per Universo Salute» è quanto riportato in una nota dell'azienda. Secondo quanto diffuso, la decisione della Corte d'Appello riporterebbe un passaggio circa "la valutazione di gravità della condotta del lavoratore e la sua indubbia idoneità a pregiudicare irrimediabilmente il vincolo fiduciario risultano ancora più evidenti ove si tenga conto di quanto emerso nel corso del giudizio sul suo contegno complessivo, non collaborativo nei confronti dei colleghi e provocatorio e aggressivo verso gli stessi colleghi ed i pazienti, sulla sua abituale tendenza a disattendere - non solo con leggerezza ma con disinvolta arroganza, ostentata al cospetto dei pazienti e dei colleghi - le regole di disciplina e le norme di ordinaria diligenza e correttezza nei rapporti con i superiori, i colleghi e i pazienti".

Universo Salute, rimarcando il primato conseguito nel 2019 nelle classifiche relative alla valutazione partecipata del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero pubbliche e private nell'ambito della ricerca promossa da Regione Puglia, Aress e Agenas, ha concluso: «Intendiamo difendere e migliorare il livello di indiscussa eccellenza da tempo raggiunto nel panorama della Sanità pugliese, fidando sul buonsenso e sulla professionalità dei propri medici e operatori».