«Dispositivi di sicurezza precari»: i dipendenti dell'appalto di pulizie del Don Uva proclamano lo sciopero
Filcams Cgil Bat ha già informato il sindaco Angarano (ringraziato per aver provveduto a fornire mascherine chirurgiche) e il Prefetto Valiante
lunedì 13 aprile 2020
18.44
I lavoratori di EP spa, azienda che detiene l'appalto per le pulizie all'interno dei complessi aziendali di Universo Salute nell'Opera Don uva di Bisceglie, sarebbero pronti a scioperare il prossimo 15 aprile. Lo ha annunciato la Filcams Cgil Bat, a seguito della constatazione della sussistenza di «precari dispositivi di sicurezza individuale recentemente consegnati al personale l'8 e il 10 aprile scorsi».
L'organizzazione ha fatto sapere di aver informato il comune. «Il sindaco Angarano, con alto senso di responsabilità e in riscontro alle più che legittime istanze delle lavoratrici e dei lavoratori, ha fatto pervenire a Pasqua idonee mascherine chirurgiche da distribuire agli addetti ed assicurare una scorta sufficiente per i prossimi giorni» hanno rimarcato i referenti sindacali.
«Questo comportamento attesta la vicinanza dell'amministrazione comunale a coloro i quali garantiscono pulizia, ordine e igiene in un contesto lavorativo a forte rischio per la salute e sicurezza dei lavoratori. Sono stati riscontati finora 46 casi di positività al Coronavirus, 36 dei quali fra i pazienti e 9 fra gli operatori sanitari» ha affermato Domenico Spera in una comunicazione inviata all'azienda, a Universo Salute e alle istituzioni sottolineando che «in un simile contesto, i rappresentanti aziendali hanno recentemente consegnato a ogni lavoratore due mascherine in tessuto Tnt che dovrebbero essere utilizzate per tutto il periodo emergenziale e i dipendenti dovrebbero provvedere anche al lavaggio ed alla igienizzazione delle stesse».
Il sindacalista ha rilevato che «le mascherine in Tnt non sono provviste di una scheda tecnica che riporti i metodi corretti per il lavaggio e la sterilizzazione, né per definire quanto più a lungo possono essere usate e se e per quante volte è possibile utilizzarle in assoluta sicurezza, senza compromettere le capacità di contenimento e di filtraggio. Ad oggi, non essendo ancora stato definito un processo sicuro per disinfettare e poter riutilizzare le mascherine, questi dispositivi risultano prodotti monouso».
Spera, considerata la necessità di garantire la tutela degli operatori col rispetto di tutti i parametri di sicurezza, ha chiesto alla direzione di Ep spa di «abbandonare comportamenti inadeguati e di fornire invece tutti i dispositivi di protezione individuale, ovvero idonee mascherine chirurgiche e per coloro i quali prestano servizio presso i padiglioni 2, 8 e 10B (terzo e quarto piano) e la fornitura di camici monouso. Pertanto, nel solo ed unico interesse della salute e della sicurezza dei degenti, del personale medico-sanitario e di tutti i lavoratori operanti in appalto, si comunica che, se entro mercoledì 15 aprile non venisse ripristinata la normale fornitura dei dispositivi di protezione individuale, il personale di EP spa si asterrà in quella data da qualsiasi prestazione lavorativa, proclamando lo sciopero a difesa della salute».
L'organizzazione ha fatto sapere di aver informato il comune. «Il sindaco Angarano, con alto senso di responsabilità e in riscontro alle più che legittime istanze delle lavoratrici e dei lavoratori, ha fatto pervenire a Pasqua idonee mascherine chirurgiche da distribuire agli addetti ed assicurare una scorta sufficiente per i prossimi giorni» hanno rimarcato i referenti sindacali.
«Questo comportamento attesta la vicinanza dell'amministrazione comunale a coloro i quali garantiscono pulizia, ordine e igiene in un contesto lavorativo a forte rischio per la salute e sicurezza dei lavoratori. Sono stati riscontati finora 46 casi di positività al Coronavirus, 36 dei quali fra i pazienti e 9 fra gli operatori sanitari» ha affermato Domenico Spera in una comunicazione inviata all'azienda, a Universo Salute e alle istituzioni sottolineando che «in un simile contesto, i rappresentanti aziendali hanno recentemente consegnato a ogni lavoratore due mascherine in tessuto Tnt che dovrebbero essere utilizzate per tutto il periodo emergenziale e i dipendenti dovrebbero provvedere anche al lavaggio ed alla igienizzazione delle stesse».
Il sindacalista ha rilevato che «le mascherine in Tnt non sono provviste di una scheda tecnica che riporti i metodi corretti per il lavaggio e la sterilizzazione, né per definire quanto più a lungo possono essere usate e se e per quante volte è possibile utilizzarle in assoluta sicurezza, senza compromettere le capacità di contenimento e di filtraggio. Ad oggi, non essendo ancora stato definito un processo sicuro per disinfettare e poter riutilizzare le mascherine, questi dispositivi risultano prodotti monouso».
Spera, considerata la necessità di garantire la tutela degli operatori col rispetto di tutti i parametri di sicurezza, ha chiesto alla direzione di Ep spa di «abbandonare comportamenti inadeguati e di fornire invece tutti i dispositivi di protezione individuale, ovvero idonee mascherine chirurgiche e per coloro i quali prestano servizio presso i padiglioni 2, 8 e 10B (terzo e quarto piano) e la fornitura di camici monouso. Pertanto, nel solo ed unico interesse della salute e della sicurezza dei degenti, del personale medico-sanitario e di tutti i lavoratori operanti in appalto, si comunica che, se entro mercoledì 15 aprile non venisse ripristinata la normale fornitura dei dispositivi di protezione individuale, il personale di EP spa si asterrà in quella data da qualsiasi prestazione lavorativa, proclamando lo sciopero a difesa della salute».