Don't Try, la vita di Charles Bukowski nel teatro di Federico Lotito
Appuntamento alle Vecchie Segherie il 10 novembre alle 20:00
mercoledì 8 novembre 2017
06.20
"Don't try - Il mio Hank". Si intitola così così lo spettacolo che venerdì 10 novembre alle ore 20:00 debutterà sul palco delel vecchie Segherie Mastrototaro, dove Federico Lotito presenterà il suo spettacolo sul chiacchierato poeta e scrittore USA.
Folle ma onesto, ribelle ma a suo modo etico, randagio e spericolato, fu espressione del sentimento di rabbia di un'epoca che ha molto a che fare con quella attuale.
Al limite di ogni spregiudicatezza, l'esistenza di Bukowski si è intrecciata con quella di persone come lui sedotte dai rischi degli eccessi e costantemente prossime sull'orlo del baratro.
Lotito spiega perché ha inteso dedicargli un'opera, che scavasse più che nel suo lato dissoluto in quella malinconia in cui ricadeva quando era lontano dai umi dell'alcol: «E in questa malinconia io non ritrovo i segni di una sconfitta né di una malcelata rassegnazione, quanto il contrassegno di un'anima bella che svela tutta la sua dolcezza, come accade quando lo scrittore s'innamora veramente».
Il titolo dell'opera, 'Don't try", è esattamente la frase incisa sulla lapide di Bukowski, il cui significato sarà svelato, alla fine dello spettacolo, dall'attore Alberto Tarantini che vestirà i panni del protagonista.
Sul palco anche la cantante Serena Mattia e l'attrice Mariella Sivo, che interpreterà le due donne più importanti nella vita dello scrittore: la prostituta Cass e Lydia Lee, compagna degli ultimi anni.
A Zaccaria Gallo è affidato il ruolo del narratore, oltre a quello di barista e di Charles Bukowski in un altro momento della vita; alla sua maestria è consegnata l'interpretazione di una delle sue poesie più dirompenti: 'Essi tutti lo sanno', altrimenti nota come 'Chiedete'.
Alla regia di Nicola Rizzi è affidata la cura di immagini, suoni ed effetti speciali.
Folle ma onesto, ribelle ma a suo modo etico, randagio e spericolato, fu espressione del sentimento di rabbia di un'epoca che ha molto a che fare con quella attuale.
Al limite di ogni spregiudicatezza, l'esistenza di Bukowski si è intrecciata con quella di persone come lui sedotte dai rischi degli eccessi e costantemente prossime sull'orlo del baratro.
Lotito spiega perché ha inteso dedicargli un'opera, che scavasse più che nel suo lato dissoluto in quella malinconia in cui ricadeva quando era lontano dai umi dell'alcol: «E in questa malinconia io non ritrovo i segni di una sconfitta né di una malcelata rassegnazione, quanto il contrassegno di un'anima bella che svela tutta la sua dolcezza, come accade quando lo scrittore s'innamora veramente».
Il titolo dell'opera, 'Don't try", è esattamente la frase incisa sulla lapide di Bukowski, il cui significato sarà svelato, alla fine dello spettacolo, dall'attore Alberto Tarantini che vestirà i panni del protagonista.
Sul palco anche la cantante Serena Mattia e l'attrice Mariella Sivo, che interpreterà le due donne più importanti nella vita dello scrittore: la prostituta Cass e Lydia Lee, compagna degli ultimi anni.
A Zaccaria Gallo è affidato il ruolo del narratore, oltre a quello di barista e di Charles Bukowski in un altro momento della vita; alla sua maestria è consegnata l'interpretazione di una delle sue poesie più dirompenti: 'Essi tutti lo sanno', altrimenti nota come 'Chiedete'.
Alla regia di Nicola Rizzi è affidata la cura di immagini, suoni ed effetti speciali.