Donazione degli organi, il racconto di un atto d'amore

Resoconto del convegno dell'Aido Bisceglie: «Ancora troppo lunghe le liste d'attesa in Puglia»

domenica 12 novembre 2017 9.37
A cura di Elisabetta De Mango
Sensibilizzare su un argomento come la donazione organi non è mai facile perché bisogna fare i conti con la paura ancestrale della fine della vita terrena, con la sfiducia verso il sistema sanitario e con il solito egoismo che porta l'uomo a preoccuparsi solo di quello che lo circonda. Donare è un atto di amore incondizionato, un forte senso di civiltà spinto dalla motivazione più nobile che un essere umano possa avere: il desiderio di aiutare il prossimo, chiunque esso sia e senza nessun tornaconto.

Il titolo del convegno, svoltosi sabato 11 novembre presso il Palazzo Tupputi-Laboratorio Urbano di Bisceglie, ha racchiuso tutta questa generosità: "Io dono non so per chi, ma so perché". Organizzato dall'Aido di Bisceglie (Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule), in collaborazione con l'associazione Onlus Rinascita di Barletta, l'evento ha permesso al numeroso pubblico di maturare una corretta informazione in tema di prelievo e trapianto d'organo e di emozionarsi di fronte alle testimonianze dei numerosi trapiantati presenti. Momento particolarmente commovente è stato quello in cui Lillo Di Puma, presidente Associazione Vitae Onlus di Pisa, ha ricordato Federico Finozzi, presidente dell'Aido Toscana che, dopo aver subito nel 2003 un trapianto di fegato ed esser stato per tutti esempio di coraggio e grande vitalità, è scomparso prematuramente lasciando un grande messaggio di speranza.

Natalia Inchingolo, presidente Aido regionale, ha relazionato sulla modalità di manifestare il consenso al prelievo d'organi, riportando alcuni dati statistici sui trapianti.

Fulcro del convegno sono state le parole del dottor Gabriele Catalano, medico trapiantologo dell'ospedale di Pisa-Cisanello, che ha trattato la tematica a 360 gradi: dalle patologie che inducono al trapianto, alle liste d'attesa; dalle modalità di prelievo degli organi alla riuscita dell'intervento; dallo stile di vita post-trapianto alle nuove terapie farmacologiche. Dotato di grande professionalità e altrettanta umanità, il dottore non ha lesinato risposte alle domande dei partecipanti. «La nostra attività di sensibilizzazione - ha detto Giulia Di Luzio, presidente Aido Bisceglie - ha portato ad un aumento di adesioni, ma questo non è sufficiente perché sono ancora troppo lunghe le liste d'attesa soprattutto nella regione Puglia. Continueremo a lavorare con tante iniziative sul territorio al fine di ridurre le opposizioni al prelievo ed aumentare così il numero dei trapianti».
All'evento ha partecipato anche il sindaco Vittorio Fata e l'assessore alla cultura Stefania D'Addato.
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