Donna e figli minori salvi grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri
Continue minacce di morte da parte dell’ex compagno, il quale non si rassegnava alla fine della relazione
mercoledì 20 marzo 2024
07.00
Tempestivo è stato l'intervento da parte dei militari della Tenenza dei Carabinieri di Bisceglie, agli ordini del Tenente Alessandro Rundo, che a seguito della denuncia sporta da una donna presso gli uffici della caserma nei confronti del suo ex compagno, la collocavano presso una struttura protetta.
L'uomo non si rassegnava alla fine della relazione ed ha minacciato più volte la donna che se non fosse tornata con lui "l'avrebbe fatta saltare in aria".
Cosi è stata la prima volta quando lui ha fatto esplodere con materiale infiammabile l'androne del palazzo dove la donna abitava insieme ai figli minori e all'anziano padre, dove quest'ultimo rimaneva vittima dell'accaduto poiché aveva inalato fumi tossici.
In una seconda occasione l'uomo lanciava un ordigno esplosivo davanti al portone dell'abitazione della donna provocando allarme e paura a tutti i residenti.
Per fortuna però i Carabinieri della Tenenza di Bisceglie, in collaborazione con i servizi sociali e il centro antiviolenza, avevano collocato preventivamente la stessa con i figli minori e l'anziano padre, presso una struttura protetta.
A seguito delle indagini svolte nell'immediatezza, i Carabinieri intervenuti sul posto su disposizione del Magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, si recavano presso l'abitazione dell'uomo sita nel barese e lo arrestavano quasi in flagranza di reato. I reati a lui contestati sono atti persecutori nei confronti della donna, danneggiamento a seguito incendio e tentato omicidio nei confronti del padre. Attualmente l'uomo è detenuto presso la casa circondariale di Trani in attesa di giudizio.
Va precisato che la posizione della persona arrestata è al vaglio dell'Autorità Giudiziaria e che lo stesso non potrà essere considerato colpevole sino all'eventuale pronunzia di una sentenza di una condanna.
L'uomo non si rassegnava alla fine della relazione ed ha minacciato più volte la donna che se non fosse tornata con lui "l'avrebbe fatta saltare in aria".
Cosi è stata la prima volta quando lui ha fatto esplodere con materiale infiammabile l'androne del palazzo dove la donna abitava insieme ai figli minori e all'anziano padre, dove quest'ultimo rimaneva vittima dell'accaduto poiché aveva inalato fumi tossici.
In una seconda occasione l'uomo lanciava un ordigno esplosivo davanti al portone dell'abitazione della donna provocando allarme e paura a tutti i residenti.
Per fortuna però i Carabinieri della Tenenza di Bisceglie, in collaborazione con i servizi sociali e il centro antiviolenza, avevano collocato preventivamente la stessa con i figli minori e l'anziano padre, presso una struttura protetta.
A seguito delle indagini svolte nell'immediatezza, i Carabinieri intervenuti sul posto su disposizione del Magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, si recavano presso l'abitazione dell'uomo sita nel barese e lo arrestavano quasi in flagranza di reato. I reati a lui contestati sono atti persecutori nei confronti della donna, danneggiamento a seguito incendio e tentato omicidio nei confronti del padre. Attualmente l'uomo è detenuto presso la casa circondariale di Trani in attesa di giudizio.
Va precisato che la posizione della persona arrestata è al vaglio dell'Autorità Giudiziaria e che lo stesso non potrà essere considerato colpevole sino all'eventuale pronunzia di una sentenza di una condanna.