Elezioni amministrative, D'Ambrosio e Di Bari: «Movimento 5 Stelle protagonista anche a Bisceglie»
Venerdì un confronto fra gli attivisti della città
mercoledì 13 dicembre 2017
10.04
Il percorso di sintesi fra le diverse anime del Movimento 5 Stelle di Bisceglie è a un passaggio forse cruciale. Venerdì 15 dicembre si terrà un confronto alla presenza del deputato del territorio Giuseppe D'Ambrosio e del consigliere regionale Grazia Di Bari. Tema, la composizione della lista dei candidati al consiglio comunale per le prossime elezioni amministrative.
Due dei quattro gruppi attivi in città, Cittadini a 5 Stelle in MoVimento e Bisceglie_5_Stelle, hanno cominciato a collaborare lo scorso mese di ottobre, organizzando persino un'iniziativa congiunta e prestando la reciproca disponibilità a un dialogo praticamente impossibile fino a quel momento a causa di veti incrociati e antipatie personali più che per differenze programmatiche.
«Questo è il nostro metodo. Partecipazione è libertà, ma solo attraverso una condivisione di temi e comportamenti che vanno resi chiari fin dal primo momento» ha affermato il parlamentare Giuseppe D'Ambrosio, aggiungendo: «Bisceglie è una città che ha vissuto un episodio di trasformismo politico clamoroso, finito sulle prime pagine di tutti i giornali nazionali. A Bisceglie, più che in altre città del territorio, oltre che dei temi e dei comportamenti è necessario parlare di persone. Questa è una città importantissima per il territorio ed è di fondamentale importanza comprendere che qui più che in altre città è obbligatorio fare attenzione a chi si candida con noi e con gli altri, a chi sta a destra – se è rimasto qualcuno - e chi sta a sinistra, anzi, fra le sinistre. Lo dico perché qui, da una settimana all'altra, cambiano partito e idea i sindaci, i consiglieri comunali, i parlamentari di riferimento, i consiglieri regionali di riferimento».
Eloquente la considerazione di Grazia Di Bari: «La politica, a Bisceglie, ha una concezione medievale del territorio e dei propri cittadini, che va dall'indicazione dinastica e patriarcale del prossimo sindaco a chi tratta i cittadini come sudditi, fino a chi manda in esilio i suoi storici scudieri pur di un posto a corte. Nel Movimento 5 Stelle invece ci sono cittadini che si confrontano, mettono in rete idee, temi e proposte per la città e scelgono fra loro i candidati» ha dichiarato la rappresentante pentastellata nel consesso di via Capruzzi.
Il nodo cruciale da sciogliere sarà l'indicazione del candidato sindaco. Titti Mastrapasqua, nel maggio 2013, si fermò a quota 850 consensi (il 2.5%) mentre la lista del Movimento 5 Stelle mise insieme appena 735 preferenze, pari al 2.34% dei voti validi, insufficienti a conquistare anche un solo seggio in consiglio comunale.
Due dei quattro gruppi attivi in città, Cittadini a 5 Stelle in MoVimento e Bisceglie_5_Stelle, hanno cominciato a collaborare lo scorso mese di ottobre, organizzando persino un'iniziativa congiunta e prestando la reciproca disponibilità a un dialogo praticamente impossibile fino a quel momento a causa di veti incrociati e antipatie personali più che per differenze programmatiche.
«Questo è il nostro metodo. Partecipazione è libertà, ma solo attraverso una condivisione di temi e comportamenti che vanno resi chiari fin dal primo momento» ha affermato il parlamentare Giuseppe D'Ambrosio, aggiungendo: «Bisceglie è una città che ha vissuto un episodio di trasformismo politico clamoroso, finito sulle prime pagine di tutti i giornali nazionali. A Bisceglie, più che in altre città del territorio, oltre che dei temi e dei comportamenti è necessario parlare di persone. Questa è una città importantissima per il territorio ed è di fondamentale importanza comprendere che qui più che in altre città è obbligatorio fare attenzione a chi si candida con noi e con gli altri, a chi sta a destra – se è rimasto qualcuno - e chi sta a sinistra, anzi, fra le sinistre. Lo dico perché qui, da una settimana all'altra, cambiano partito e idea i sindaci, i consiglieri comunali, i parlamentari di riferimento, i consiglieri regionali di riferimento».
Eloquente la considerazione di Grazia Di Bari: «La politica, a Bisceglie, ha una concezione medievale del territorio e dei propri cittadini, che va dall'indicazione dinastica e patriarcale del prossimo sindaco a chi tratta i cittadini come sudditi, fino a chi manda in esilio i suoi storici scudieri pur di un posto a corte. Nel Movimento 5 Stelle invece ci sono cittadini che si confrontano, mettono in rete idee, temi e proposte per la città e scelgono fra loro i candidati» ha dichiarato la rappresentante pentastellata nel consesso di via Capruzzi.
Il nodo cruciale da sciogliere sarà l'indicazione del candidato sindaco. Titti Mastrapasqua, nel maggio 2013, si fermò a quota 850 consensi (il 2.5%) mentre la lista del Movimento 5 Stelle mise insieme appena 735 preferenze, pari al 2.34% dei voti validi, insufficienti a conquistare anche un solo seggio in consiglio comunale.