Elezioni, Francesco Boccia lascia libertà di scelta al ballottaggio

Secondo il parlamentare biscegliese «si è superato il passato ma si è ancora distanti dal futuro»

domenica 17 giugno 2018 8.20
A cura di Vito Troilo
Francesco Boccia ha proclamato ufficialmente la sua equidistanza da Angelantonio Angarano e Gianni Casella, che domenica 24 giugno si contenderanno la carica di sindaco nel ballottaggio delle amministrative.

Il deputato biscegliese, che al primo turno ha sostenuto Vittorio Fata, lo ha reso noto attraverso un comunicato, nel quale ha analizzato, dal suo punto di vista, l'attuale situazione politica locale: «È stata una competizione elettorale condizionata da un altissimo numero di liste civiche, 31. Numeri che devono far riflettere tutti. La maggior parte delle liste purtroppo non erano il risultato di un'evoluzione in senso civico dell'organizzazione di singole associazioni o comitati ma il tentativo maldestro di organizzare il consenso capillare sul territorio, quasi condominio per condominio. Questo modello culturale, molto diffuso negli ultimi anni, spero venga definitivamente archiviato al termine di questa tornata elettorale».

Secondo Boccia «gli effetti di questo modello portano alla frammentazione della rappresentanza e alla inevitabile trattativa dei singoli consiglieri con il potenziale sindaco di domani. Alimentare trattative politiche tra singoli è un errore e non aiuta ad aprire una nuova stagione politica a Bisceglie all'insegna della partecipazione libera che emancipa tutti gli elettori, soprattutto quelli in condizioni di bisogno maggiore, dal caporalato politico che tanti danni ha fatto».

Il parlamentare ha sottolineato: «Solo pochissime liste hanno avuto una sana competizione interna e, non a caso, le prime due liste che hanno ottenuto il consenso maggiore in città fanno riferimento ai candidati legati a due partiti nazionali: Vittorio Fata con una civica espressione del Pd e Vincenzo Amendolagine per il Movimento 5 Stelle. Rappresentanti entrambi di due raggruppamenti politici che, sicuramente, daranno vita ai gruppi consiliari di Pd e M5S».

Malgrado l'esclusione del candidato di riferimento dal secondo turno, l'esponente dem è soddisfatto dell'esito di quanto emerso dalle urne il 10 giugno: «Ho più volte dichiarato pubblicamente che per la città sarebbe stato opportuno voltare pagina dopo un ciclo politico durato quasi 25 anni e che aveva avuto fra i protagonisti gli ultimi due sindaci della città. Le caratteristiche delle civiche rimaste in competizione, la frammentazione del consenso e la certezza che, comunque vada, Bisceglie avrà un nuovo sindaco mi induce ad indicare a tutti gli elettori democratici, e in generale del centrosinistra, che hanno sostenuto con convinzione il progetto alternativo a Napoletano-Spina, un'assoluta libertà di scelta durante il ballottaggio.

Insomma, si è superato il passato ma siamo ancora distanti dal futuro: immagino che si tratterà di un'amministrazione di transizione. Auguro, comunque, sin d'ora a chi diventerà sindaco di Bisceglie, di lavorare nell'esclusivo interesse della città e a chi perderà il ballottaggio di collaborare lealmente, vigilando sull'operato della nuova maggioranza, ma con un'attenzione e una cura per la città che i biscegliesi meritano.

Da deputato sarò sempre al servizio della mia città come di tutte le altre comunità della nostra splendida Puglia» ha concluso Francesco Boccia.