Elezioni, Caracciolo va giù duro: «Una sconfitta che fa riflettere»
«Basta con i capicorrente che utilizzano il Pd a propria immagine e somiglianza con una logica perdente»
lunedì 26 settembre 2022
17.20
«Quella del Partito Democratico e del centrosinistra è una sconfitta che non ammette repliche, un risultato da cui trarre spunto per ripartire verso una direzione opposta a quella seguita fin qui». Lo ha sostenuto Filippo Caracciolo, presidente del gruppo Pd in consiglio regionale.
«La riflessione deve partire da un dato in particolare: per vincere serve un contatto diretto con i cittadini. Il Pd, in Italia, amministra larga parte dei comuni e lo fa per aver dimostrato ai cittadini la capacità di governare e mantenere gli impegni assunti. Nelle elezioni amministrative i cittadini scelgono i propri rappresentanti in modo diretto, cosa che non accade per i parlamentari. Le elezioni politiche, nella maggior parte dei casi, vedono prevalere logiche di partito finalizzate a salvaguardare la posizione di dirigenti che non conoscono le realtà nelle quali vengono calati per essere eletti. Basta con i capicorrente che utilizzano il partito a propria immagine e somiglianza. Basta con l'autoconservazione, basta con l'esercizio del potere per il potere» ha evidenziato.
«Questa logica è indiscutibilmente perdente. La strada da seguire deve portarci ad un ritorno alla democrazia rappresentativa. Le grigie logiche di partito conducono alla sconfitta, bisogna tornare in strada a dialogare con le persone» ha aggiunto. «Questa nuova direzione deve essere intrapresa dal Partito Democratico non solo a livello nazionale ma anche in Puglia. Il congresso sarà la strada maestra che condurrà al rinnovamento» ha concluso il consigliere regionale.
«La riflessione deve partire da un dato in particolare: per vincere serve un contatto diretto con i cittadini. Il Pd, in Italia, amministra larga parte dei comuni e lo fa per aver dimostrato ai cittadini la capacità di governare e mantenere gli impegni assunti. Nelle elezioni amministrative i cittadini scelgono i propri rappresentanti in modo diretto, cosa che non accade per i parlamentari. Le elezioni politiche, nella maggior parte dei casi, vedono prevalere logiche di partito finalizzate a salvaguardare la posizione di dirigenti che non conoscono le realtà nelle quali vengono calati per essere eletti. Basta con i capicorrente che utilizzano il partito a propria immagine e somiglianza. Basta con l'autoconservazione, basta con l'esercizio del potere per il potere» ha evidenziato.
«Questa logica è indiscutibilmente perdente. La strada da seguire deve portarci ad un ritorno alla democrazia rappresentativa. Le grigie logiche di partito conducono alla sconfitta, bisogna tornare in strada a dialogare con le persone» ha aggiunto. «Questa nuova direzione deve essere intrapresa dal Partito Democratico non solo a livello nazionale ma anche in Puglia. Il congresso sarà la strada maestra che condurrà al rinnovamento» ha concluso il consigliere regionale.