Elezioni europee e sovranismo
Nota del Partito Democratico di Bisceglie
domenica 19 maggio 2019
12.40
Le tensioni derivanti dalle "rivendicazioni di sovranità" da parte dei singoli Stati sono ogni giorno sempre più frequenti, in Italia come nel resto d'Europa. Proprio ieri, a Milano, una manifestazione delle ultradestre europee ha sfilato per la città sotto la bandiera del sovranismo. Undici delegazioni dei leader europei che gravitano intorno al mondo dell'ultradestra con l'intenzione di formare un super gruppo a Strasburgo dopo le europee: dai paesi dell'est di Visegrad, a Le Pen in Francia, fino all'Afd in Germania.
È necessario contrapporsi con decisa determinazione al "nazionalismo conflittuale che alza muri" fino a diventare "razzismo o antisemitismo". E vogliamo fare nostre le parole di Papa Francesco non per fini elettorali, ma come spunto di una riflessione profonda.
«La storia del '900 dev'essere monito su dove conducono simili deviazioni» ha sottolineato il Papa, riferendosi al sanguinario conflitto mondiale e al crudele sterminio di milioni di ebrei. Va visto con «preoccupazione il riemergere, un po' dovunque nel mondo, di correnti aggressive verso gli stranieri, specie gli immigrati, come pure quel crescente nazionalismo che tralascia il bene comune» ha aggiunto il Pontefice. «Uno Stato che suscitasse i sentimenti nazionalistici del proprio popolo contro altre Nazioni o gruppi di persone verrebbe meno alla propria missione».
L'auspicio di Francesco è «che non si perda in Europa la consapevolezza dei benefici apportati dal cammino di avvicinamento e di concordia tra i popoli intrapreso nel secondo dopoguerra» con la nascita dell'Europa. Noi democratici e progressisti abbiamo, pertanto, l'obbligo morale e civile di meditare profondamente sull'esortazione del Papa «contro chiusure e contrapposizioni e in favore di un rinnovato multilateralismo».
I sovranisti hanno un unico obiettivo: distruggere l'Europa, amputarla. Ciascuno vuole fare il sovrano a casa propria. Peccato però che dopo inizieranno a litigare tra loro, riaprendo contrasti e conflitti tra i popoli. Il voto del 26 maggio ha un forte valore anche simbolico, perché saremo chiamati a decidere sulla direzione del nostro cammino e sulle sorti della nostra Europa.
È necessario contrapporsi con decisa determinazione al "nazionalismo conflittuale che alza muri" fino a diventare "razzismo o antisemitismo". E vogliamo fare nostre le parole di Papa Francesco non per fini elettorali, ma come spunto di una riflessione profonda.
«La storia del '900 dev'essere monito su dove conducono simili deviazioni» ha sottolineato il Papa, riferendosi al sanguinario conflitto mondiale e al crudele sterminio di milioni di ebrei. Va visto con «preoccupazione il riemergere, un po' dovunque nel mondo, di correnti aggressive verso gli stranieri, specie gli immigrati, come pure quel crescente nazionalismo che tralascia il bene comune» ha aggiunto il Pontefice. «Uno Stato che suscitasse i sentimenti nazionalistici del proprio popolo contro altre Nazioni o gruppi di persone verrebbe meno alla propria missione».
L'auspicio di Francesco è «che non si perda in Europa la consapevolezza dei benefici apportati dal cammino di avvicinamento e di concordia tra i popoli intrapreso nel secondo dopoguerra» con la nascita dell'Europa. Noi democratici e progressisti abbiamo, pertanto, l'obbligo morale e civile di meditare profondamente sull'esortazione del Papa «contro chiusure e contrapposizioni e in favore di un rinnovato multilateralismo».
I sovranisti hanno un unico obiettivo: distruggere l'Europa, amputarla. Ciascuno vuole fare il sovrano a casa propria. Peccato però che dopo inizieranno a litigare tra loro, riaprendo contrasti e conflitti tra i popoli. Il voto del 26 maggio ha un forte valore anche simbolico, perché saremo chiamati a decidere sulla direzione del nostro cammino e sulle sorti della nostra Europa.