Elezioni europee, il Pci non ci sarà ma invita a votare per una lista di sinistra
«Per contrastare la deriva sovranista e di estrema destra»
martedì 21 maggio 2019
9.34
Il simbolo del Partito comunista italiano non sarà presente sulla scheda arancione delle elezioni europee, in programma domenica 26 maggio.
«Nonostante l'impegno profuso dai compagni, dai militanti e dagli elettori in ogni circoscrizione, non sono state raccolte firme a sufficienza per poter presentare la lista del nostro partito per l'imminente competizione elettorale, complice una legge iniqua e limitante, che prevede un elevato numero di firme raccolte per ogni singola regione» hanno rimarcato i militanti della sezione biscegliese di via Cialdini.
«Tuttavia riteniamo la partecipazione democratica al voto un diritto faticosamente conquistato, che va difeso ed esercitato ogniqualvolta sia possibile, oltre che un nostro dovere ineludibile, soprattutto nell'attuale quadro politico» hanno aggiunto.
«Invitiamo, pertanto, gli elettori a recarsi alle urne e ad esprimere un voto a sinistra, al fine di ribadire l'importanza delle politiche del lavoro e di contrastare la deriva di estrema destra e delle forze cosiddette sovraniste, che mettono a rischio la tenuta democratica dell'Europa e del nostro paese».
«Nonostante l'impegno profuso dai compagni, dai militanti e dagli elettori in ogni circoscrizione, non sono state raccolte firme a sufficienza per poter presentare la lista del nostro partito per l'imminente competizione elettorale, complice una legge iniqua e limitante, che prevede un elevato numero di firme raccolte per ogni singola regione» hanno rimarcato i militanti della sezione biscegliese di via Cialdini.
«Tuttavia riteniamo la partecipazione democratica al voto un diritto faticosamente conquistato, che va difeso ed esercitato ogniqualvolta sia possibile, oltre che un nostro dovere ineludibile, soprattutto nell'attuale quadro politico» hanno aggiunto.
«Invitiamo, pertanto, gli elettori a recarsi alle urne e ad esprimere un voto a sinistra, al fine di ribadire l'importanza delle politiche del lavoro e di contrastare la deriva di estrema destra e delle forze cosiddette sovraniste, che mettono a rischio la tenuta democratica dell'Europa e del nostro paese».