Elezioni, Francesco Boccia severo: «Spina e Napoletano rappresentano il passato»

Il parlamentare dem: «Fata coniuga sviluppo e attenzione agli ultimi»

venerdì 8 giugno 2018 17.52
A cura di Vito Troilo - Bartolo Pasquale
«Mi dispiace molto che Francesco Spina non abbia utilizzato questo appuntamento elettorale per dimostrare di essere cambiato, nel senso che capisce solo lui alcune cose, le traduce nel "magiko" mondo e le racconta a modo suo». Queste le parole, molto dure, utilizzate dal parlamentare biscegliese Francesco Boccia durante un colloquio coi giornalisti. «Spina e Napoletano non rappresentano una proposta politica ma si rivolgono al passato. Bisceglie ha già dato. Gli storici giudicheranno i risultati, loro due si rassegnino al giudizio che giungerà dai cittadini domenica 10 giugno».

L'esponente dem ha sottolineato: «Ci sono stato, ci sono e ci sarò sempre per la mia città. Vittorio Fata, ne sono certo, è l'unico che interpreta nel modo più corretto possibile i princìpi del Partito Democratico per come coniuga sviluppo e attenzione agli ultimi. Sono salito sul palco del suo comizio perché Spina l'ha lasciato solo. Non ho affermato di essere sicuro che Napoletano andrà al ballottaggio, anzi - ha aggiunto Boccia -. Ho detto che nel caso in cui dovesse riuscire a raggiungere il secondo turno i biscegliesi possono essere certi di una cosa: io salirò sui palchi dello sfidante».

Il già presidente della Commissione bilancio della Camera è stato perentorio: «Non ci sarà più alcuna ricongiunzione politica col modello culturale rappresentato da Spina. Confido si possa inaugurare una nuova stagione riformista a Bisceglie partendo da Vittorio Fata e da tutti i candidati della sua lista».

Boccia non sottovaluta l'attuale situazione finanziaria del comune e dell'assetto organizzativo degli uffici, da rivedere a seguito delle importanti defezioni in organico che si sono registrate nelle ultime settimane. Punto fondamentale, secondo il deputato del Pd, è la necessità di una giunta composta da assessori competenti nelle specifiche materie espressione di una maggioranza qualificata e attenta in grado di svolgere il suo ruolo nel prossimo consiglio comunale.