Elezioni, i candidati nei listini plurinominali del Movimento 5 Stelle

Giuseppe Conte capolista per la Camera a Foggia e nella Bat. Pippo Acquaviva figura nell'elenco dei "supplenti"

venerdì 19 agosto 2022 9.25
A cura di Vito Troilo
Il dato è tratto, pur se un pizzico di cautela è doverosa, considerando che la scadenza dei termini per la consegna è fissata comunque per le ore 20 di lunedì 22 agosto. Il Movimento 5 Stelle ha fatto sintesi, presentando lo schema delle candidature per i listini plurinominali di Camera e Senato in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Un passaggio cruciale, al quale seguirà l'annuncio dei candidati nei collegi uninominali, che però, al contrario di quanto accaduto nell'anno di grazia 2018, avranno ben poche opportunità di affermazione. In soldoni, tutti gli eletti pentastellati saranno determinati dalla composizione delle liste.

Camera

L'ex primo ministro Giuseppe Conte correrà per Montecitorio e diverrà per la prima volta parlamentare: il professore, originario di Volturara Appula, è candidato in Lombardia, Campania, Sicilia e Puglia. Il suo inserimento quale capolista nel collegio plurinominale Puglia 1, che comprende i territori di Capitanata e la Bat, dovrebbe fare da traino per i 5 Stelle in una delle regioni nelle quali sbancarono quattro anni fa. Il listino comprende anche Carla Giuliano (parlamentare uscente originaria di San Severo), Giorgio Lovecchio (deputato foggiano uscente) e Mariateresa Bevilacqua, attivista di Vieste.

Il listino Puglia 2 (che abbraccia gran parte dell'Area Metropolitana di Bari) sarà aperto da un altro uscente, il barese Gianmauro Dell'Olio, seguito dalla deputata di Bitonto Francesca Anna Ruggiero, dal molfettese Dario La Forgia e dalla senatrice coratina uscente Bruna Piarulli. Un'autentica sorpresa è senza dubbio l'inserimento di Piarulli in una posizione non eleggibile.

Nel listino Puglia 3 (murgia meridionale e tarantino) spazio a Pasqua L'Abbate, detta Patty, senatrice uscente di Polignano a Mare. Sarà lei a guidare la lista, della quale faranno parte il leccese Iunio Valerio Romano (reduce da una legislatura a Palazzo Madama), Angela Masi (deputata barese) e Giorgio Lacasella, attivista di Cassano delle Murge.

Per Puglia 4 (brindisino e leccese) al primo posto Leonardo Donno, deputato di Galatina; alle sue spalle la parlamentare brindisina Valentina Palmisano, l'attivista leccese Luca Macavero e Annalisa Urso di Casarano.

Ragionevolmente, in base all'andamento dei sondaggi, il Movimento 5 Stelle dovrebbe eleggere soltanto il primo in ordine per ciascun listino anche se non è esclusa del tutto la possibilità che possa scattare anche un secondo seggio in almeno una delle quattro circoscrizioni. Restano da determinare anche le 17 candidature nei collegi uninominali, per le quali non è chiaro se Conte vorrà attingere da chi figura nei listini oppure concedere opportunità a coloro che hanno partecipato alle parlamentarie e schierarli nell'agone. Un elemento utile è la diffusione di una tabella parallela con l'indicazione di "candidati supplenti" che potrebbero perciò essere schierati nell'uninominale come il biscegliese Pippo Acquaviva e l'informatico Alberto De Giglio, due attivisti di lungo corso; nell'elenco, fra gli altri, anche l'insegnante marchigiana residente a Mottola Beatrice Ottaviani e l'ex sottosegretario all'istruzione Salvatore Giuliano, brindisino.

Senato

Margini decisamente più ridotti per i pentastellati a Palazzo Madama. I seggi a disposizione nella quota proporzionale sono in tutto 8 e in base alle rilevazioni il Movimento 5 Stelle difficilmente riuscirà a conquistarne più di uno. Il listino per il collegio plurinominale del Senato - che comprende tutta la Puglia - è aperto dall'uscente tarantino Mario Turco. In seconda posizione ci sarà Gisella Naturale, senatrice di Torremaggiore, mentre al terzo è stato inserito l'ex consigliere regionale leccese Antonio Trevisi e al quarto la molfettese Maria Lorusso. Il primo fra i supplenti è l'ex magistrato salentino Francesco Mandoi. Così come per la Camera, anche in questo caso Giuseppe Conte dovrà indicare i cinque candidati per i collegi uninominali, le cui possibilità di elezione sono praticamente nulle.