Elezioni, il commiato di Davide Galantino dal Parlamento
«Accetto la risposta democratica senza polemica né rimpianti. La politica è una missione, oggi affidata ad altri e non a me. Tiferò per Fratelli d'Italia e per la nostra leader Giorgia Meloni»
martedì 27 settembre 2022
8.44
«Ci sono tanti modi per servire la propria Patria. Io continuerò a farlo, come faccio da 25 anni, col tricolore nel cuore e vestito della mia seconda pelle: la divisa». È quanto sostenuto dall'ex parlamentare biscegliese Davide Galantino, non riconfermato a Montecitorio.
«Nonostante la schiacciante vittoria di Fratelli d'Italia in queste elezioni politiche nazionali, in Puglia il partito di Conte ha avuto la meglio rispetto alle singole liste e questo ci ha penalizzati nella ripartizione dei seggi, impedendo l'elezione nel mio collegio dove Giuseppe Conte, di fatto, era lo sfidante. Accetto dunque questa risposta democratica senza polemica né rimpianti, poiché, continuerò a sostenere, sempre, che la politica non è un mestiere ma una missione, affidata dal popolo. Oggi questa missione è stata affidata ad altri, non a me» ha aggiunto.
«Ho vissuto un'esperienza incredibile e guardando indietro a questi cinque anni passati in Parlamento, penso solo ai risultati ottenuti, alle battaglie intraprese, al fatto di essere rimasto sempre con i piedi per terra, nonostante questo percorso mi abbia stravolto l'esistenza.
Ringrazio tutti voi per il supporto ricevuto in questi anni, per le critiche e perché no, anche per gli insulti e il fango ricevuto, che mi hanno reso più consapevole dei problemi dell'Italia, grazie a una classe politica sempre più insensibile ai drammi che viviamo ogni giorno.
Per questo tiferò per i miei Fratelli d'Italia e la nostra leader Giorgia Meloni, che ringrazio per l'opportunità concessami e che oggi ha la responsabilità di prendere le redini della nostra amata Patria» ha rimarcato.
«Tiferò per un'Italia migliore di quella che ci è stata consegnata dalla storia recente.
Tiferò per gli eletti, vecchi e nuovi, di tutti i partiti, di tutta Italia, augurando loro che il Palazzo non li cambi, mai! Perché rimanere se stessi in politica è il privilegio più grande che vi possa capitare. Oggi lo so con certezza.
Abbiamo liberato l'Italia dagli inciuci di palazzo e dagli accordi sottobanco ma adesso bisogna lavorare sodo per rimettere ordine e portare in alto il tricolore. Viva la democrazia. Viva l'Italia» ha concluso Galantino.
«Nonostante la schiacciante vittoria di Fratelli d'Italia in queste elezioni politiche nazionali, in Puglia il partito di Conte ha avuto la meglio rispetto alle singole liste e questo ci ha penalizzati nella ripartizione dei seggi, impedendo l'elezione nel mio collegio dove Giuseppe Conte, di fatto, era lo sfidante. Accetto dunque questa risposta democratica senza polemica né rimpianti, poiché, continuerò a sostenere, sempre, che la politica non è un mestiere ma una missione, affidata dal popolo. Oggi questa missione è stata affidata ad altri, non a me» ha aggiunto.
«Ho vissuto un'esperienza incredibile e guardando indietro a questi cinque anni passati in Parlamento, penso solo ai risultati ottenuti, alle battaglie intraprese, al fatto di essere rimasto sempre con i piedi per terra, nonostante questo percorso mi abbia stravolto l'esistenza.
Ringrazio tutti voi per il supporto ricevuto in questi anni, per le critiche e perché no, anche per gli insulti e il fango ricevuto, che mi hanno reso più consapevole dei problemi dell'Italia, grazie a una classe politica sempre più insensibile ai drammi che viviamo ogni giorno.
Per questo tiferò per i miei Fratelli d'Italia e la nostra leader Giorgia Meloni, che ringrazio per l'opportunità concessami e che oggi ha la responsabilità di prendere le redini della nostra amata Patria» ha rimarcato.
«Tiferò per un'Italia migliore di quella che ci è stata consegnata dalla storia recente.
Tiferò per gli eletti, vecchi e nuovi, di tutti i partiti, di tutta Italia, augurando loro che il Palazzo non li cambi, mai! Perché rimanere se stessi in politica è il privilegio più grande che vi possa capitare. Oggi lo so con certezza.
Abbiamo liberato l'Italia dagli inciuci di palazzo e dagli accordi sottobanco ma adesso bisogna lavorare sodo per rimettere ordine e portare in alto il tricolore. Viva la democrazia. Viva l'Italia» ha concluso Galantino.