Elezioni, il Movimento 5 Stelle promette un'opposizione dura e costruttiva
Enzo Amendolagine: «Nessun accordo per il ballottaggio. I nostri elettori si esprimano liberamente»
venerdì 15 giugno 2018
Il Movimento 5 Stelle ha centrato, al secondo tentativo, l'elezione di un suo rappresentante in consiglio comunale. Il candidato sindaco Enzo Amendolagine ha conquistato 3395 voti attestandosi in quarta posizione e superando, seppure per poche decine di consensi, il primo cittadino facente funzioni Vittorio Fata. Il dato, come previsto, è sensibilmente più alto rispetto a quanto fatto registrare nel 2013 da Titti Mastrapasqua: consensi sulla lista più che quadruplicati.
«Un seme splendido di cambiamento che dimostra la voglia di dire basta alla vecchia politica di una parte importante dei nostri concittadini» è quanto affermato in una nota diffusa dagli attivisti, che non hanno certo risparmiato nulla al gruppo di Pierangela Rana, col quale nelle scorse settimane hanno ingaggiato un autentico duello per la certificazione della lista poi effettivamente presentata alle amministrative del 10 giugno: «Dopo queste elezioni, non ci sono più dubbi, a Bisceglie il Movimento è rappresentato dal suo portavoce Enzo Amendolagine e dal gruppo di attivisti che lo hanno sostenuto, che si sono candidati e in questi anni hanno animato le piazze cittadine di iniziative e impegno civico» l'evidente riferimento alle lotte intestine ora ritenute alle spalle.
«Entreremo in consiglio comunale e sarà una grandissima emozione. Ringrazio i tantissimi Biscegliesi che ci hanno sostenuto. Abbiamo conquistato, noi sì, migliaia di voti liberi. Senza finanziatori a supporto, senza alleanze opache, senza imbarcare riciclati. I nostri 24 splendidi candidati ci hanno permesso di diventare la seconda forza politica della città» ha commentato Amendolagine, rimarcando: «Ci impegniamo a fare un'opposizione dura ma costruttiva. Se chi amministrerà questa città vorrà affrontare seriamente l'emergenza rifiuti, dire davvero stop agli sprechi e alle consulenze, rendere il comune una casa di vetro saremo pronti a confrontarci».
Immutata la linea del Movimento 5 Stelle riguardo il comportamento da tenere in vista del secondo turno di domenica 24 giugno: «Per il prossimo ballottaggio non facciamo accordi e apparentamenti. Vogliamo che i nostri attivisti e i cittadini che ci hanno sostenuto possano esprimersi liberamente e secondo coscienza. Noi aspettiamo in consiglio comunale la prossima amministrazione, promettendo a tutti i cittadini che li controlleremo da vicino» ha precisato Amendolagine.
«Resta solo una questione da chiarire: per quale motivo molti elettori hanno commesso il medesimo errore nell'esprimere il voto disgiunto? Molti infatti hanno barrato il simbolo del MoVimento, e non il nome del candidato sindaco, e barrato anche il simbolo dove hanno espresso la preferenza del o dei candidati consiglieri. Sono tantissimi i voti così assegnati alle altre liste e ai candidati sindaco da esse sostenute. Pare invece evidente la volontà dell'elettore di esprimere un voto disgiunto col candidato del MoVimento scelto come sindaco. Allora ci si chiede: "È solo un caso, o qualcuno volutamente ha dato indicazioni scorrette?"».
«Un seme splendido di cambiamento che dimostra la voglia di dire basta alla vecchia politica di una parte importante dei nostri concittadini» è quanto affermato in una nota diffusa dagli attivisti, che non hanno certo risparmiato nulla al gruppo di Pierangela Rana, col quale nelle scorse settimane hanno ingaggiato un autentico duello per la certificazione della lista poi effettivamente presentata alle amministrative del 10 giugno: «Dopo queste elezioni, non ci sono più dubbi, a Bisceglie il Movimento è rappresentato dal suo portavoce Enzo Amendolagine e dal gruppo di attivisti che lo hanno sostenuto, che si sono candidati e in questi anni hanno animato le piazze cittadine di iniziative e impegno civico» l'evidente riferimento alle lotte intestine ora ritenute alle spalle.
«Entreremo in consiglio comunale e sarà una grandissima emozione. Ringrazio i tantissimi Biscegliesi che ci hanno sostenuto. Abbiamo conquistato, noi sì, migliaia di voti liberi. Senza finanziatori a supporto, senza alleanze opache, senza imbarcare riciclati. I nostri 24 splendidi candidati ci hanno permesso di diventare la seconda forza politica della città» ha commentato Amendolagine, rimarcando: «Ci impegniamo a fare un'opposizione dura ma costruttiva. Se chi amministrerà questa città vorrà affrontare seriamente l'emergenza rifiuti, dire davvero stop agli sprechi e alle consulenze, rendere il comune una casa di vetro saremo pronti a confrontarci».
Immutata la linea del Movimento 5 Stelle riguardo il comportamento da tenere in vista del secondo turno di domenica 24 giugno: «Per il prossimo ballottaggio non facciamo accordi e apparentamenti. Vogliamo che i nostri attivisti e i cittadini che ci hanno sostenuto possano esprimersi liberamente e secondo coscienza. Noi aspettiamo in consiglio comunale la prossima amministrazione, promettendo a tutti i cittadini che li controlleremo da vicino» ha precisato Amendolagine.
«Resta solo una questione da chiarire: per quale motivo molti elettori hanno commesso il medesimo errore nell'esprimere il voto disgiunto? Molti infatti hanno barrato il simbolo del MoVimento, e non il nome del candidato sindaco, e barrato anche il simbolo dove hanno espresso la preferenza del o dei candidati consiglieri. Sono tantissimi i voti così assegnati alle altre liste e ai candidati sindaco da esse sostenute. Pare invece evidente la volontà dell'elettore di esprimere un voto disgiunto col candidato del MoVimento scelto come sindaco. Allora ci si chiede: "È solo un caso, o qualcuno volutamente ha dato indicazioni scorrette?"».