Elezioni, Napoletano: «Dal centro storico parta il rilancio della città»
Le osservazioni del candidato sindaco in merito alle domande rivolte dall'associazione dei residenti
mercoledì 3 maggio 2023
15.53
«Dal centro storico deve partire il rilancio, in primo luogo culturale, della città di Bisceglie.
Le antiche vestigia, testimoni della nostra storia, devono rappresentare il punto di collegamento con la parte moderna della città e con il bacino portuale, peschereccio e turistico, attorno al quale esaltare la vocazione marittima e mediterranea». Né è convinto il candidato sindaco Franco Napoletano, che ha risposto agli interrogativi espressi dai referenti dell'associazione abitanti centro storico a ciascuno dei quattro pretendenti alla poltrona più ambita di Palazzo San Domenico, come avevano già fatto, nell'ordine, i suoi competitor Vittorio Fata (il 28 aprile, link), Angelantonio Angarano (link) e Francesco Spina (link).
«Non si può parlare di cultura e di turismo della città di Bisceglie senza pensare a un ruolo fondamentale del centro storico.
Non ghetti, né fortezze malavitose, ma un luogo più pulito dove vivere serenamente, respirando la storia di questa città, che trasuda da ogni pietra e percorre ogni vicolo insieme ai Normanni, agli Svevi, agli Angioini ed al grande Vescovo Pompeo Sarnelli.
La prima iniziativa da perseguire immediatamente, da un punto di vista amministrativo, è quella di assicurare la massima pulizia del centro storico, oggi indegnamente ridotto ad una discarica a cielo aperto.
Bisogna assolutamente tornare ad una raccolta differenziata dei rifiuti, come avviene nel resto della città, sperimentando una raccolta realmente porta a porta.
Tale raccolta può organizzarsi da subito, in quanto facilitata dalle basse altezze delle abitazioni e degli immobili più in generale.
Una sperimentazione che deve servire a rivedere anche il sistema di raccolta più generale dei rifiuti, in una città che non ha mai accettato di buon grado i mastelli.
Contemporaneamente, bisogna insistere per una campagna di sensibilizzazione civica dei residenti (cosa che vale anche per tutta la città).
Non bisogna più vedere cumuli di rifiuti davanti a chiese e musei, con apposite ordinanze sindacali per i responsabili, aventi conseguenze anche di natura penale per chi viola l'ordine dell'Autorità!» ha sottolineato il candidato sindaco.
«È necessario valorizzare tutti quei vicoli e slarghi dove si affacciano chiese e palazzi, archi e case-torri, con percorsi e visite guidate.
Peraltro, occorre promuovere l'insediamento di attività artigianali, professionali ed enogastronomiche, in rapporto alla particolarità del sito.
Sarebbe utile organizzare un percorso del romanico-pugliese, con apposite guide, per far conoscere con maggiore continuità le bellezze e le particolarità delle chiese e dei monumenti presenti nel centro Ssorico.
Sarebbe importante dare alle stampe un libro fotografico di pregio del museo diocesano e realizzare una visita virtuale dello stesso, da inserire in internet, per favorire la conoscenza più larga possibile.
È indispensabile proseguire nell'opera di recupero degli immobili, specie di quelli lasciati in abbandono od in stato di degrado, anche auspicando e favorendo l'apporto dei privati, nel rispetto delle normative vigenti, nonché il posizionamento di una più efficiente illuminazione pubblica.
È ormai ora di metanizzare l'intero centro storico, fin dove possibile, per consentire ai residenti di vivere in condizioni più favorevoli.
Il Comune deve intervenire per garantire la manutenzione straordinaria degli immobili pubblici, ma deve anche provvedere ad un piano di alienazioni, oltre a contrattualizzare le locazioni esistenti.
Stante il problema della sicurezza, è indispensabile posizionare un numero maggiore di impianti di videosorveglianza, anche all'interno del centro storico, nonché all'insediamento di una postazione di Polizia Locale (che necessita di improrogabili assunzioni di personale).
Riaprire la scuola Abbascià, inopinatamente chiusa, perché il centro storico ha bisogno di essere vissuto anche sotto l'aspetto scolastico e delle urbanizzazioni secondarie.
Riconfermare le iniziative di rilievo nazionale (Libri nel borgo antico) e di un ampio territorio (Calici, Spose nel borgo antico), tenendo presente, negli orari di svolgimento, le esigenze dei residenti.
Questi problemi e questi programmi, per essere affrontati e realizzati, necessitano di un sindaco che abbia l'autorevolezza, la determinazione e l'esperienza necessarie» ha concluso Napoletano.
Le antiche vestigia, testimoni della nostra storia, devono rappresentare il punto di collegamento con la parte moderna della città e con il bacino portuale, peschereccio e turistico, attorno al quale esaltare la vocazione marittima e mediterranea». Né è convinto il candidato sindaco Franco Napoletano, che ha risposto agli interrogativi espressi dai referenti dell'associazione abitanti centro storico a ciascuno dei quattro pretendenti alla poltrona più ambita di Palazzo San Domenico, come avevano già fatto, nell'ordine, i suoi competitor Vittorio Fata (il 28 aprile, link), Angelantonio Angarano (link) e Francesco Spina (link).
«Non si può parlare di cultura e di turismo della città di Bisceglie senza pensare a un ruolo fondamentale del centro storico.
Non ghetti, né fortezze malavitose, ma un luogo più pulito dove vivere serenamente, respirando la storia di questa città, che trasuda da ogni pietra e percorre ogni vicolo insieme ai Normanni, agli Svevi, agli Angioini ed al grande Vescovo Pompeo Sarnelli.
La prima iniziativa da perseguire immediatamente, da un punto di vista amministrativo, è quella di assicurare la massima pulizia del centro storico, oggi indegnamente ridotto ad una discarica a cielo aperto.
Bisogna assolutamente tornare ad una raccolta differenziata dei rifiuti, come avviene nel resto della città, sperimentando una raccolta realmente porta a porta.
Tale raccolta può organizzarsi da subito, in quanto facilitata dalle basse altezze delle abitazioni e degli immobili più in generale.
Una sperimentazione che deve servire a rivedere anche il sistema di raccolta più generale dei rifiuti, in una città che non ha mai accettato di buon grado i mastelli.
Contemporaneamente, bisogna insistere per una campagna di sensibilizzazione civica dei residenti (cosa che vale anche per tutta la città).
Non bisogna più vedere cumuli di rifiuti davanti a chiese e musei, con apposite ordinanze sindacali per i responsabili, aventi conseguenze anche di natura penale per chi viola l'ordine dell'Autorità!» ha sottolineato il candidato sindaco.
«È necessario valorizzare tutti quei vicoli e slarghi dove si affacciano chiese e palazzi, archi e case-torri, con percorsi e visite guidate.
Peraltro, occorre promuovere l'insediamento di attività artigianali, professionali ed enogastronomiche, in rapporto alla particolarità del sito.
Sarebbe utile organizzare un percorso del romanico-pugliese, con apposite guide, per far conoscere con maggiore continuità le bellezze e le particolarità delle chiese e dei monumenti presenti nel centro Ssorico.
Sarebbe importante dare alle stampe un libro fotografico di pregio del museo diocesano e realizzare una visita virtuale dello stesso, da inserire in internet, per favorire la conoscenza più larga possibile.
È indispensabile proseguire nell'opera di recupero degli immobili, specie di quelli lasciati in abbandono od in stato di degrado, anche auspicando e favorendo l'apporto dei privati, nel rispetto delle normative vigenti, nonché il posizionamento di una più efficiente illuminazione pubblica.
È ormai ora di metanizzare l'intero centro storico, fin dove possibile, per consentire ai residenti di vivere in condizioni più favorevoli.
Il Comune deve intervenire per garantire la manutenzione straordinaria degli immobili pubblici, ma deve anche provvedere ad un piano di alienazioni, oltre a contrattualizzare le locazioni esistenti.
Stante il problema della sicurezza, è indispensabile posizionare un numero maggiore di impianti di videosorveglianza, anche all'interno del centro storico, nonché all'insediamento di una postazione di Polizia Locale (che necessita di improrogabili assunzioni di personale).
Riaprire la scuola Abbascià, inopinatamente chiusa, perché il centro storico ha bisogno di essere vissuto anche sotto l'aspetto scolastico e delle urbanizzazioni secondarie.
Riconfermare le iniziative di rilievo nazionale (Libri nel borgo antico) e di un ampio territorio (Calici, Spose nel borgo antico), tenendo presente, negli orari di svolgimento, le esigenze dei residenti.
Questi problemi e questi programmi, per essere affrontati e realizzati, necessitano di un sindaco che abbia l'autorevolezza, la determinazione e l'esperienza necessarie» ha concluso Napoletano.