Elezioni, Lacarra azzera la segreteria regionale Pd
L'esito del primo turno potrebbe avere conseguenze sull'assetto dei dem biscegliesi
mercoledì 13 giugno 2018
14.33
Marco Lacarra ha annunciato l'azzeramento della segreteria regionale del Partito Democratico alla luce dei risultati insoddisfacenti conseguiti nel primo turno delle elezioni amministrative. «Ho scelto di resettare l'attività del partito chiedendo a tutti di contribuire a rilanciare il Pd, possibilmente con una soluzione unitaria che possa dare una scossa a tutti noi» ha affermato il segretario, precisando di essere disposto a rassegnare le dimissioni.
«Se recuperiamo in brio ed in capacità di espressione politica sono pronto a mettermi da parte per appoggiare questo progetto. Il segretario di un partito - ha aggiunto - non è il punto di arrivo di un progetto politico, ma è un mezzo, uno strumento. Se io non sono più uno strumento idoneo immediatamente faccio un passo di lato». In corsa per i ballottaggi a Brindisi, Altamura e Francavilla Fontana, il Partito Democratico ha al contrario perso nettamente le elezioni a Barletta.
Quanto alla situazione di Bisceglie, definita a microfoni spenti e taccuini ripiegati «catastrofica» da alcuni esponenti di un certo rilievo dell'area dem, il primo turno ha certificato l'ennesima sconfitta della linea di Francesco Spina, che ha voluto a tutti i costi un'alleanza con Napoletano respinta dall'elettorato al punto da non raggiungere neppure il ballottaggio malgrado l'impegno nelle liste civiche di quasi tutti gli assessori e buona parte dei consiglieri comunali dell'ex maggioranza.
Non solo: la candidatura del vicesindaco uscente Vittorio Fata, in aperta polemica con l'ex primo cittadino e sostenuta dal parlamentare biscegliese Francesco Boccia, ha ottenuto una discreta affermazione e non sono in pochi a ritenere il facente funzioni vincitore morale della competizione. Come se non bastasse, al secondo turno domenica 24 giugno partirà in pole position Angelantonio Angarano, ex capogruppo democratico in consiglio comunale e principale oppositore dell'amministrazione, la cui uscita, seppur dolorosa, dal partito che ha cofondato ha permesso la costruzione di una candidatura a sindaco sui temi programmatici, sostenuta da una coalizione civica molto larga.
L'evoluzione degli avvenimenti biscegliesi sembra non essere sfuggita a Lacarra e soprattutto al presidente della regione Michele Emiliano e c'è chi ritiene imminente il commissariamento del circolo biscegliese del Pd, del quale è segretario, al momento, il fedelissimo spiniano Vito Boccia, eletto in modo molto contestato nel congresso cittadino dello scorso ottobre. L'allora secondo classificato, l'imprenditore Bartolo Sasso, è stato il più suffragato nella lista civica "Un sindaco per bene" a sostegno di Vittorio Fata con 598 preferenze: ben 186 in più di quelle messe insieme da Francesco Spina. I ben informati ritengono inevitabile un reset totale.
«Se recuperiamo in brio ed in capacità di espressione politica sono pronto a mettermi da parte per appoggiare questo progetto. Il segretario di un partito - ha aggiunto - non è il punto di arrivo di un progetto politico, ma è un mezzo, uno strumento. Se io non sono più uno strumento idoneo immediatamente faccio un passo di lato». In corsa per i ballottaggi a Brindisi, Altamura e Francavilla Fontana, il Partito Democratico ha al contrario perso nettamente le elezioni a Barletta.
Quanto alla situazione di Bisceglie, definita a microfoni spenti e taccuini ripiegati «catastrofica» da alcuni esponenti di un certo rilievo dell'area dem, il primo turno ha certificato l'ennesima sconfitta della linea di Francesco Spina, che ha voluto a tutti i costi un'alleanza con Napoletano respinta dall'elettorato al punto da non raggiungere neppure il ballottaggio malgrado l'impegno nelle liste civiche di quasi tutti gli assessori e buona parte dei consiglieri comunali dell'ex maggioranza.
Non solo: la candidatura del vicesindaco uscente Vittorio Fata, in aperta polemica con l'ex primo cittadino e sostenuta dal parlamentare biscegliese Francesco Boccia, ha ottenuto una discreta affermazione e non sono in pochi a ritenere il facente funzioni vincitore morale della competizione. Come se non bastasse, al secondo turno domenica 24 giugno partirà in pole position Angelantonio Angarano, ex capogruppo democratico in consiglio comunale e principale oppositore dell'amministrazione, la cui uscita, seppur dolorosa, dal partito che ha cofondato ha permesso la costruzione di una candidatura a sindaco sui temi programmatici, sostenuta da una coalizione civica molto larga.
L'evoluzione degli avvenimenti biscegliesi sembra non essere sfuggita a Lacarra e soprattutto al presidente della regione Michele Emiliano e c'è chi ritiene imminente il commissariamento del circolo biscegliese del Pd, del quale è segretario, al momento, il fedelissimo spiniano Vito Boccia, eletto in modo molto contestato nel congresso cittadino dello scorso ottobre. L'allora secondo classificato, l'imprenditore Bartolo Sasso, è stato il più suffragato nella lista civica "Un sindaco per bene" a sostegno di Vittorio Fata con 598 preferenze: ben 186 in più di quelle messe insieme da Francesco Spina. I ben informati ritengono inevitabile un reset totale.