Elezioni, Perrone favorito su Silvestris per il collegio uninominale ma i giochi non sono ancora chiusi
Vertice decisivo giovedì ad Arcore per trovare la quadra sulle candidature
giovedì 25 gennaio 2018
10.03
Lo schema iniziale è stato leggermente modificato. I rapporti di forza interni alla coalizione di centrodestra sono stati definiti regione per regione ma se le parti hanno trovato l'intesa sui numeri le trattative proseguono in merito alla determinazione dei candidati nei singoli collegi.
Il nodo Puglia è stato sciolto con la rinuncia (e l'inevitabile compensazione in altri territori) alla parità tra Lega e Fratelli d'Italia. Il partito guidato da Giorgia Meloni non schiererà tre ma solo due esponenti nell'uninominale: Erio Congedo per la Camera a Lecce città e Filippo Melchiorre nel collegio di Bari per il Senato. Marcello Gemmato, il cui nome era stato accostato al collegio Puglia 3 (Bisceglie, Molfetta, Corato, Ruvo, Terlizzi, Giovinazzo), sarà capolista nel listino plurinominale a Bari.
Forza Italia ha rinunciato a una posizione di sicura riuscita nel proporzionale per sbloccare una situazione divenuta di colpo difficile: le 24 candidature (16 per i collegi uninominali della Camera e 8 per il Senato) erano state suddivise secondo un criterio progressivo: 14 al movimento di Silvio Berlusconi, 4 alla quarta gamba, 3 ciascuno a Fratelli d'Italia e Lega. Il secco "niet" di Raffaele Fitto a questa ipotesi e la rivendicazione di un quinto posto per il cartello Noi con l'Italia ha comportato una variazione nell'assetto. La Lega ha chiesto e ottenuto tre collegi per Montecitorio (Altamura con candidato Rossano Sasso; Monopoli, con in corsa Nuccio Altieri; Maglie, per Andrea Caroppo).
Sul tavolo le restanti 19 candidature, 14 delle quali destinate agli azzurri e 5 alla quarta gamba. Forza Italia chiederà per sé gran parte delle posizioni per la corsa a Palazzo Madama e con ogni probabilità l'esigenza di collocare diversamente alcuni uscenti renderà necessario un passo indietro da parte di esponenti azzurri di spicco. Berlusconi e Fitto decideranno personalmente nel corso di un vertice, ritenuto decisivo, in programma giovedì ad Arcore.
Il collegio più in bilico è proprio quello di Bisceglie: al momento il favorito per sfidare Francesco Spina del Pd e Vincenzo Arena del Movimento 5 Stelle (le cui candidature sembrano sicure) sarebbe l'ex sindaco di Corato e senatore uscente Gino Perrone ma le chances del già consigliere regionale e parlamentare europeo Sergio Silvestris non sono del tutto tramontate. Fitto pretende, per coerenza, le dimissioni dell'assessore regionale Ruggieri, rappresentante dell'Udc che in Puglia al momento sostiene la giunta di Michele Emiliano. Non pare sia l'unico a chiederlo e un eventuale diniego dei centristi potrebbe nuovamente mutare gli equilibri. La partita è aperta.
Il nodo Puglia è stato sciolto con la rinuncia (e l'inevitabile compensazione in altri territori) alla parità tra Lega e Fratelli d'Italia. Il partito guidato da Giorgia Meloni non schiererà tre ma solo due esponenti nell'uninominale: Erio Congedo per la Camera a Lecce città e Filippo Melchiorre nel collegio di Bari per il Senato. Marcello Gemmato, il cui nome era stato accostato al collegio Puglia 3 (Bisceglie, Molfetta, Corato, Ruvo, Terlizzi, Giovinazzo), sarà capolista nel listino plurinominale a Bari.
Forza Italia ha rinunciato a una posizione di sicura riuscita nel proporzionale per sbloccare una situazione divenuta di colpo difficile: le 24 candidature (16 per i collegi uninominali della Camera e 8 per il Senato) erano state suddivise secondo un criterio progressivo: 14 al movimento di Silvio Berlusconi, 4 alla quarta gamba, 3 ciascuno a Fratelli d'Italia e Lega. Il secco "niet" di Raffaele Fitto a questa ipotesi e la rivendicazione di un quinto posto per il cartello Noi con l'Italia ha comportato una variazione nell'assetto. La Lega ha chiesto e ottenuto tre collegi per Montecitorio (Altamura con candidato Rossano Sasso; Monopoli, con in corsa Nuccio Altieri; Maglie, per Andrea Caroppo).
Sul tavolo le restanti 19 candidature, 14 delle quali destinate agli azzurri e 5 alla quarta gamba. Forza Italia chiederà per sé gran parte delle posizioni per la corsa a Palazzo Madama e con ogni probabilità l'esigenza di collocare diversamente alcuni uscenti renderà necessario un passo indietro da parte di esponenti azzurri di spicco. Berlusconi e Fitto decideranno personalmente nel corso di un vertice, ritenuto decisivo, in programma giovedì ad Arcore.
Il collegio più in bilico è proprio quello di Bisceglie: al momento il favorito per sfidare Francesco Spina del Pd e Vincenzo Arena del Movimento 5 Stelle (le cui candidature sembrano sicure) sarebbe l'ex sindaco di Corato e senatore uscente Gino Perrone ma le chances del già consigliere regionale e parlamentare europeo Sergio Silvestris non sono del tutto tramontate. Fitto pretende, per coerenza, le dimissioni dell'assessore regionale Ruggieri, rappresentante dell'Udc che in Puglia al momento sostiene la giunta di Michele Emiliano. Non pare sia l'unico a chiederlo e un eventuale diniego dei centristi potrebbe nuovamente mutare gli equilibri. La partita è aperta.