Elezioni politiche, Guerini a Bisceglie in avanscoperta

Il coordinatore dem contribuirà a sciogliere lo spesso nodo delle candidature

venerdì 1 dicembre 2017 9.44
A cura di Vito Troilo
Misurare le potenzialità dei diversi territori e le formule più adatte per calamitare consenso è compito non semplice. Lo ha imparato, in queste settimane sempre più frenetiche, il coordinatore della segreteria nazionale del Partito Democratico Lorenzo Guerini, di passaggio a Bisceglie (e quindi a Barletta) per incontrare i quadri dirigenziali dem ma soprattutto le personalità desiderose di strappare una candidatura in vista delle prossime elezioni politiche.

Il maestro cerimoniere Tommaso Galantino, componente della direzione regionale ed esponente della maggioranza renziana a livello nazionale, ha moderato l'incontro che si è svolto giovedì presso il Nicotel di Bisceglie. Com'è consuetudine nelle fasi che precedono le campagne elettorali importanti, si sono fatti notare di più gli assenti, dalla presidente regionale del Partito Assuntela Messina al sindaco di Bari Antonio Decaro, dall'assessore regionale Filippo Caracciolo al presidente Michele Emiliano.

I saluti del sindaco di Bisceglie Vittorio Fata, del segretario cittadino Vito Boccia e di quello provinciale Pasquale Di Fazio hanno preceduto gli interventi più strettamente politici, aperti dal segretario regionale dem Marco Lacarra (uno di quelli che punta alla candidatura) e proseguiti col discorso del consigliere regionale Ruggiero Mennea, altro aspirante a un posto in lista. Chiusura nel segno del prevedibile appello di Lorenzo Guerini all'impossibile unità di un Pd che non riesce neppure a fingere di essere compatto.

La formazione delle griglie per i collegi e gli ambitissimi listini del proporzionale sia per la Camera che al Senato, in una regione particolare come la Puglia, è operazione complessa e richiederà una tessitura faticosa: tante, di rilievo e in alcuni casi legittime le rivendicazioni dalle diverse città della Bat e dell'Area Metropolitana di Bari. L'impressione, netta, è che i futuri protagonisti della contesa non fossero seduti al tavolo della conferenza: oltre a chi non c'era sarebbe bastato guardarsi intorno e puntare l'attenzione sulla prima fila in platea...