Elezioni politiche il prossimo 4 marzo?
Legislatura al tramonto: probabile lo scioglimento delle Camere il 27 dicembre
venerdì 15 dicembre 2017
L'intesa, secondo gli informatissimi retroscenisti, sarebbe stata siglata: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dovrebbe sciogliere le Camere mercoledì 27 dicembre per consentire lo svolgimento delle prossime elezioni politiche domenica 4 marzo. Quirinale e Palazzo Chigi avrebbero già stabilito la timeline e l'approvazione al Senato della legge sul biotestamento è ritenuto il via libera alla conclusione leggermente anticipata della legislatura, che altrimenti terminerebbe il 15 marzo col conseguente slittamento del voto a maggio.
L'ultimo step assolutamente necessario è il disco verde alla legge di bilancio, che potrebbe giungere mercoledì 20 dall'aula di Montecitorio e venerdì 22 da Palazzo Madama. L'accelerazione è parsa evidente anche sul territorio: diversi esponenti politici di rilievo, anche biscegliesi, si sono recati nei giorni scorsi a Roma e le comunicazioni fra la capitale e le "periferie" si sono fatte decisamente più intense. La campagna elettorale era praticamente già entrata nel vivo con la definizione dei collegi, che ha reso più o meno fondate, secondo i casi, le velleità dei personaggi locali in odore di candidatura in un 2018 che sarà contrassegnato dalle elezioni amministrative a Bisceglie (e non solo).
Il primo ministro Paolo Gentiloni non salirà al Colle per rassegnare le dimissioni ma resterà in carica per il disbrigo degli affari correnti, evitando in ogni caso il rischio di un vuoto di potere che altrimenti si verificherebbe nel caso (non del tutto improbabile) in cui nessuna coalizione dovesse riuscire a superare il 40% delle preferenze e non si formasse una maggioranza qualificata in entrambi i rami del parlamento.
L'ultimo step assolutamente necessario è il disco verde alla legge di bilancio, che potrebbe giungere mercoledì 20 dall'aula di Montecitorio e venerdì 22 da Palazzo Madama. L'accelerazione è parsa evidente anche sul territorio: diversi esponenti politici di rilievo, anche biscegliesi, si sono recati nei giorni scorsi a Roma e le comunicazioni fra la capitale e le "periferie" si sono fatte decisamente più intense. La campagna elettorale era praticamente già entrata nel vivo con la definizione dei collegi, che ha reso più o meno fondate, secondo i casi, le velleità dei personaggi locali in odore di candidatura in un 2018 che sarà contrassegnato dalle elezioni amministrative a Bisceglie (e non solo).
Il primo ministro Paolo Gentiloni non salirà al Colle per rassegnare le dimissioni ma resterà in carica per il disbrigo degli affari correnti, evitando in ogni caso il rischio di un vuoto di potere che altrimenti si verificherebbe nel caso (non del tutto improbabile) in cui nessuna coalizione dovesse riuscire a superare il 40% delle preferenze e non si formasse una maggioranza qualificata in entrambi i rami del parlamento.