Elezioni, rebus candidature Pd nei listini plurinominali ma Francesco Boccia sembra blindato
Il presidente della Commissione bilancio della Camera sarà in quota Emiliano
martedì 23 gennaio 2018
12.16
La probabilità di un confronto diretto tra Sergio Silvestris di Forza Italia e Francesco Spina del Partito Democratico nel collegio uninominale Puglia 3 per la Camera dei deputati, evocata nei giorni scorsi dai rispettivi segretari regionali Luigi Vitali e Marco Lacarra, ha di colpo acceso l'attenzione, in città, sulle elezioni politiche di domenica 4 marzo. Non è esclusa l'eventualità di una corsa a tre tutta biscegliese per un posto a Montecitorio, nel caso in cui i rumors riguardanti la candidatura di Vincenzo Arena nel Movimento 5 Stelle fossero confermati.
Fra i sicuri contendenti Francesco Boccia, presidente della Commissione bilancio della Camera ed esponente di rilievo nazionale del Pd. Il parlamentare uscente, nelle intenzioni del presidente della regione Michele Emiliano, dovrebbe essere blindato in una posizione che garantisce la rielezione, capolista in una delle sei circoscrizioni regionali: l'unico dubbio sarebbe la collocazione, considerando che i collegi plurinominali per la Camera sono quattro mentre quelli per Palazzo Madama due. Il segretario nazionale Matteo Renzi avrebbe trattenuto tre posti sicuri per la sua corrente (i nomi più gettonati quelli del viceministro uscente Teresa Bellanova, del segretario regionale Marco Lacarra e del consigliere regionale tarantino Donato Pentassuglia), lasciandone due a Emiliano (oltre a Francesco Boccia l'altro uscente Dario Ginefra) e uno al fronte guidato da Andrea Orlando (il deputato Michele Bordo).
Nodo intricato da sciogliere quello relativo alla composizione dei listini, che prevedono l'alternanza, nell'ordine, fra uomini e donne. Sembra scontata la candidatura, in seconda posizione nel plurinominale, di Assuntela Messina, presidente regionale dem.
Fra i sicuri contendenti Francesco Boccia, presidente della Commissione bilancio della Camera ed esponente di rilievo nazionale del Pd. Il parlamentare uscente, nelle intenzioni del presidente della regione Michele Emiliano, dovrebbe essere blindato in una posizione che garantisce la rielezione, capolista in una delle sei circoscrizioni regionali: l'unico dubbio sarebbe la collocazione, considerando che i collegi plurinominali per la Camera sono quattro mentre quelli per Palazzo Madama due. Il segretario nazionale Matteo Renzi avrebbe trattenuto tre posti sicuri per la sua corrente (i nomi più gettonati quelli del viceministro uscente Teresa Bellanova, del segretario regionale Marco Lacarra e del consigliere regionale tarantino Donato Pentassuglia), lasciandone due a Emiliano (oltre a Francesco Boccia l'altro uscente Dario Ginefra) e uno al fronte guidato da Andrea Orlando (il deputato Michele Bordo).
Nodo intricato da sciogliere quello relativo alla composizione dei listini, che prevedono l'alternanza, nell'ordine, fra uomini e donne. Sembra scontata la candidatura, in seconda posizione nel plurinominale, di Assuntela Messina, presidente regionale dem.