Elezioni Rsu Asl Bt, la Fials denuncia irregolarità
«C'è il rischio che qualcuno possa aver votato più volte»
venerdì 8 aprile 2022
19.32
«Gravi irregolarità». I referenti della Fials hanno riscontrato, a loro modo di vedere, situazioni non in linea con quanto previsto dalle normative nel corso delle operazioni di voto per il rinnovo delle Rsu, le rappresentanze sindacali unitarie, all'interno delle strutture dell'Asl Bt. «La commissione elettorale, con molta probabilità, annullerà le operazioni di voto nel seggio 2 dell'ospedale "Dimiccoli" di Barletta» hanno sottolineato i biscegliesi Angelo Somma e Sergio Di Liddo, segretari provinciali dell'organizzazione sindacale. Secondo quanto emerso, un elettore recatosi per esprimere la sua preferenza avrebbe scoperto di non poterlo fare perché in base a quanto registrato sugli elenchi... quel diritto era già stato esercitato. L'errore materiale commesso, in realtà, riguarda la registrazione su una riga differente del nominativo dell'elettore che si era realmente presentato al seggio. Il rischio concreto, in sostanza, è che qualcuno possa aver votato più volte giocando su situazioni equivoche.
Un guazzabuglio bello e buono, ragione per cui la Fials ritiene che situazioni del genere possano minare la credibilità della consultazione: «È stato l'unico caso? Sarà tutto da rifare?» si sono chiesti i referenti del sindacato. «Gli oltre 2000 dipendenti del comparto sanità che hanno votato non avranno la possibilità, almeno per ora, di conoscere i propri rappresentanti sindacali» è la previsione di Somma e Di Liddo, che hanno definito la situazione «paradossale perché penalizza le organizzazioni e quei lavoratori che, in prima persona, con la loro candidatura, si sono impegnati per rendere la competizione elettorale appassionante, leale e trasparente».
Un guazzabuglio bello e buono, ragione per cui la Fials ritiene che situazioni del genere possano minare la credibilità della consultazione: «È stato l'unico caso? Sarà tutto da rifare?» si sono chiesti i referenti del sindacato. «Gli oltre 2000 dipendenti del comparto sanità che hanno votato non avranno la possibilità, almeno per ora, di conoscere i propri rappresentanti sindacali» è la previsione di Somma e Di Liddo, che hanno definito la situazione «paradossale perché penalizza le organizzazioni e quei lavoratori che, in prima persona, con la loro candidatura, si sono impegnati per rendere la competizione elettorale appassionante, leale e trasparente».