Else, tre tappe in Puglia per Nunzia Antonino e Carlo Bruni
Lo spettacolo del regista e dell'attrice biscegliesi saranno tappa a Ruvo, Taranto e Aradeo
mercoledì 14 febbraio 2018
Ruvo (15 febbraio), Taranto (17) e Aradeo (24).
Sono tre le tappe pugliesi in programma per Else, l'ultimo lavoro dell'attrice Nunzia Antonino e del regista Carlo Bruni.
Tratto dall'omonima novella di Arthur Schnitzler lo spettacolo sarà a Roma a marzo e nuovamente in Puglia, a Barletta ad aprile, replicando così i successi dell'altro fortunatissimo lavoro della coppia biscegliese - Lenòr.
Impegnati in una ricognizione di figure femminili avviata anni fa con la trasposizione scenica del film della Campion Lezioni di piano, i due artisti confermano un approccio alla scena dal forte impatto emotivo, qui esaltato da un allestimento che invade lo spazio del pubblico.
Nella novella del grande scrittore austriaco, concepita come monologo interiore nel 1924, si narra il dramma dell'adolescente in vacanza, alimentato da un debito del padre nei confronti di un laido signor Dorsday. Debito che Else è invitata a estinguere, concedendo la propria "amicizia" in cambio di un credito. Cambiando le coordinate temporali, la Antonino e Bruni, spesso autori delle loro pièce, ci propongono una Else non più diciannovenne, imprigionata da quel dramma e dalla lettera della madre che lo scatenò, alle prese con lo stesso Veronal - barbiturico in uso negli anni trenta - nella reiterazione di un percorso destinato a replicare la scelta definitiva. L'attualità della vicenda si riscontra nella sordità di un mondo nuovamente immerso in una crisi culturale non dissimile da quella che ispirò Schnitzler: fonte di conflitti, ossessioni e follia.
Motore originario della scelta dell'opera è stato il germanista Giuseppe Farese, mentre l'esito è frutto della complicità di alcune eccellenze della scena regionale: dalla produzione de La luna nel letto, ai sostegni di Linea d'Onda e sistemaGaribaldi; dal Teatro Rossini di Gioia del Colle e dalla Residenza teatrale di Novoli, che ne hanno custodito il predebutto, al Teatro Pubblico Pugliese e i Teatri di Bari che ora danno corpo a questa tappa regionale. Else, infine, si associa anche alla nascita di una nuova Fondazione popolare anti usura che si occupa delle conseguenze, talvolta disastrose, che può produrre un'economia malata.
Sono tre le tappe pugliesi in programma per Else, l'ultimo lavoro dell'attrice Nunzia Antonino e del regista Carlo Bruni.
Tratto dall'omonima novella di Arthur Schnitzler lo spettacolo sarà a Roma a marzo e nuovamente in Puglia, a Barletta ad aprile, replicando così i successi dell'altro fortunatissimo lavoro della coppia biscegliese - Lenòr.
Impegnati in una ricognizione di figure femminili avviata anni fa con la trasposizione scenica del film della Campion Lezioni di piano, i due artisti confermano un approccio alla scena dal forte impatto emotivo, qui esaltato da un allestimento che invade lo spazio del pubblico.
Nella novella del grande scrittore austriaco, concepita come monologo interiore nel 1924, si narra il dramma dell'adolescente in vacanza, alimentato da un debito del padre nei confronti di un laido signor Dorsday. Debito che Else è invitata a estinguere, concedendo la propria "amicizia" in cambio di un credito. Cambiando le coordinate temporali, la Antonino e Bruni, spesso autori delle loro pièce, ci propongono una Else non più diciannovenne, imprigionata da quel dramma e dalla lettera della madre che lo scatenò, alle prese con lo stesso Veronal - barbiturico in uso negli anni trenta - nella reiterazione di un percorso destinato a replicare la scelta definitiva. L'attualità della vicenda si riscontra nella sordità di un mondo nuovamente immerso in una crisi culturale non dissimile da quella che ispirò Schnitzler: fonte di conflitti, ossessioni e follia.
Motore originario della scelta dell'opera è stato il germanista Giuseppe Farese, mentre l'esito è frutto della complicità di alcune eccellenze della scena regionale: dalla produzione de La luna nel letto, ai sostegni di Linea d'Onda e sistemaGaribaldi; dal Teatro Rossini di Gioia del Colle e dalla Residenza teatrale di Novoli, che ne hanno custodito il predebutto, al Teatro Pubblico Pugliese e i Teatri di Bari che ora danno corpo a questa tappa regionale. Else, infine, si associa anche alla nascita di una nuova Fondazione popolare anti usura che si occupa delle conseguenze, talvolta disastrose, che può produrre un'economia malata.