Emendamento al Decreto ristori sul sovraindebitamento, la soddisfazione dei commercialisti
Soldani: «Strumento utile nelle situazioni più critiche»
venerdì 18 dicembre 2020
È stato approvato un emendamento al Decreto legge ristori attraverso il quale sono state integrate le previsioni di azione sulle procedure di sovraindebitamento declinate nel Codice della crisi.
«Uno strumento finalmente agevole, semplificato e capace di aiutare concretamente famiglie e imprese che per vari motivi si trovano in situazione di sovraindebitamento. Anche i più deboli potranno rivedere la luce in tempi ragionevoli». ha commentato a caldo il biscegliese Antonello Soldani, presidente dell'Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Trani.
«Una battaglia portata avanti dai commercialisti italiani e anche quelli di Trani hanno fatto la loro parte con un intenso lavoro di raccordo con i vertici nazionali della categoria» ha aggiunto.
«Le proposte di modifica alla legge n° 3/2012, finalizzate di fatto ad anticipare le disposizioni del Codice della crisi, se applicate senza attendere il 1 settembre 2021- data di entrata in vigore del richiamato Codice - possono fornire ai soggetti in stato di sovraindebitamento un valido strumento per uscire dallo stato di crisi e sono tanto più condivisibili nell'attuale stato di emergenza, nel quale le crisi delle imprese minori e delle famiglie e, conseguentemente, le richieste di accesso ai procedimenti previsti nella legge per porvi rimedio cresceranno in modo esponenziale» ha sottolineato il presidente del consiglio nazionale Odcec Massimo Miani.
«La grave crisi provocata dalla pandemia ha accentuato le criticità della legge, specie i suoi farraginosi procedimenti già poco adatti a risolvere tempestivamente le crisi di consumatori e imprenditori non fallibili» - ha spiegato il consigliere nazionale delegata a funzioni giudiziarie e metodi Adr Valeria Giancola.
«In occasione della pubblicazione del decreto liquidità, il consiglio nazionale dei commercialisti si era già fatto carico di tali istanze di semplificazione e rinnovamento della legge, proponendo l'introduzione di una procedura semplificata atta a garantire al sovraindebitato di rinegoziare, sotto l'egida del giudice, le originarie pattuizioni» ha aggiunto.
«Resta aperto un tema sul quale è necessario ancora intervenire: quello dei compensi degli organismi di composizione della crisi (Occ). Non condividiamo la previsione che dimezza, irragionevolmente, consideratane l'esiguità, il compenso dell'Occ nella procedura di esdebitazione del sovraindebitato incapiente. Non appare soddisfacente l'intera disciplina dei compensi prevista nel Codice della crisi, dal momento che la percezione del compenso è condizionata all'integrale e corretta esecuzione del piano da parte dell'Occ e ancorata a una valutazione del giudice in ordine alla diligenza prestata dallo stesso Occ che, in tal modo, resterà vincolato a vigilare sull'esecuzione del piano per tutta la durata programmata, e dunque, in non rari casi, per molti anni» ha concluso Giancola.
Tullio Bertolino, presidente dell'Ordine degli avvocati di Trani, ha espresso «soddisfazione per il conseguimento di questo risultato. A Trani l'esperienza della gestione congiunta dell'Organismo di composizione della crisi (Occ Trani) dimostra che dal sovraindebitamento si può uscire, svincolandosi da quei problemi che tante volte hanno prodotto tragedie infinite per famiglie e imprese. Queste novità normative consentiranno ad avvocati e commercialisti di proseguire sul percorso intrapreso».
«Uno strumento finalmente agevole, semplificato e capace di aiutare concretamente famiglie e imprese che per vari motivi si trovano in situazione di sovraindebitamento. Anche i più deboli potranno rivedere la luce in tempi ragionevoli». ha commentato a caldo il biscegliese Antonello Soldani, presidente dell'Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Trani.
«Una battaglia portata avanti dai commercialisti italiani e anche quelli di Trani hanno fatto la loro parte con un intenso lavoro di raccordo con i vertici nazionali della categoria» ha aggiunto.
«Le proposte di modifica alla legge n° 3/2012, finalizzate di fatto ad anticipare le disposizioni del Codice della crisi, se applicate senza attendere il 1 settembre 2021- data di entrata in vigore del richiamato Codice - possono fornire ai soggetti in stato di sovraindebitamento un valido strumento per uscire dallo stato di crisi e sono tanto più condivisibili nell'attuale stato di emergenza, nel quale le crisi delle imprese minori e delle famiglie e, conseguentemente, le richieste di accesso ai procedimenti previsti nella legge per porvi rimedio cresceranno in modo esponenziale» ha sottolineato il presidente del consiglio nazionale Odcec Massimo Miani.
«La grave crisi provocata dalla pandemia ha accentuato le criticità della legge, specie i suoi farraginosi procedimenti già poco adatti a risolvere tempestivamente le crisi di consumatori e imprenditori non fallibili» - ha spiegato il consigliere nazionale delegata a funzioni giudiziarie e metodi Adr Valeria Giancola.
«In occasione della pubblicazione del decreto liquidità, il consiglio nazionale dei commercialisti si era già fatto carico di tali istanze di semplificazione e rinnovamento della legge, proponendo l'introduzione di una procedura semplificata atta a garantire al sovraindebitato di rinegoziare, sotto l'egida del giudice, le originarie pattuizioni» ha aggiunto.
«Resta aperto un tema sul quale è necessario ancora intervenire: quello dei compensi degli organismi di composizione della crisi (Occ). Non condividiamo la previsione che dimezza, irragionevolmente, consideratane l'esiguità, il compenso dell'Occ nella procedura di esdebitazione del sovraindebitato incapiente. Non appare soddisfacente l'intera disciplina dei compensi prevista nel Codice della crisi, dal momento che la percezione del compenso è condizionata all'integrale e corretta esecuzione del piano da parte dell'Occ e ancorata a una valutazione del giudice in ordine alla diligenza prestata dallo stesso Occ che, in tal modo, resterà vincolato a vigilare sull'esecuzione del piano per tutta la durata programmata, e dunque, in non rari casi, per molti anni» ha concluso Giancola.
Tullio Bertolino, presidente dell'Ordine degli avvocati di Trani, ha espresso «soddisfazione per il conseguimento di questo risultato. A Trani l'esperienza della gestione congiunta dell'Organismo di composizione della crisi (Occ Trani) dimostra che dal sovraindebitamento si può uscire, svincolandosi da quei problemi che tante volte hanno prodotto tragedie infinite per famiglie e imprese. Queste novità normative consentiranno ad avvocati e commercialisti di proseguire sul percorso intrapreso».