Enrico Capurso: «Il ritorno al lavoro resta determinante»

Il consigliere comunale del gruppo Pci-Il faro propone l'abbattimento di Tosap e Tari e l'incremento degli spazi di suolo pubblico per bar e ristoranti

sabato 2 maggio 2020 00.00
Enrico Capurso, consigliere comunale del gruppo Pci-Il faro, ha diffuso un messaggio in occasione della Festa del Lavoro.

«Viviamo una situazione inedita, colpiti da una pandemia che, per sua stessa definizione, ha toccato il mondo intero.
Nulla può cambiare però sullo spirito delle nostre iniziative: dobbiamo continuare a sforzarci per mettere in campo proposte a tutela delle classi più deboli, quelle toccate con maggior forza dalla crisi economica scaturita dalla diffusione del virus» ha affermato l'esponente comunista.

«La Festa dei Lavoratori che rappresenta il primo maggio ha l'impegno della attualità e dell'impegno politico nella fase di ripartenza. Il nuovo Dpcm segna l'avvio di una nuova fase nella quale il ritorno al lavoro resta determinante.
Consapevoli dell'importanza che le attività produttive e commerciali rivestono, non dobbiamo perdere di vista la necessità di garantire, anche in questa fase, dignità e sicurezza sul posto di lavoro» ha aggiunto.

«In tempi difficili potremmo essere spinti a consentire deroghe o allentamenti sul rispetto delle misure indicate nel decreto, previste nei vari ambiti lavorativi. Questo non solo a scapito dei lavoratori, ma addirittura col rischio di nuovi contagi e nuove ricadute economiche.
È indispensabile allora che ognuno di noi e che l'intera classe politica svolga una propria funzione sociale, controllando che le regole necessarie a lavorare in sicurezza siano rispettate» ha evidenziato Capurso.

«Dall'altro lato, auspicando un deciso coinvolgimento di tutte le forze sindacali, di categoria e politiche anche nella individuazione delle misure per la "Fase 2", mi viene in mente, in ambito locale, una prima iniziativa, già adottata altrove, che può contribuire a dare respiro ad alcuni operatori in vista della loro riapertura: aumentare con buon senso gli spazi previsti per l'occupazione di suolo pubblico di bar e ristoratori, così da consentire il recupero di coperti nel rigoroso rispetto del distanziamento sociale; abbattere Tosap e Tari per i mesi in cui non si è lavorato e ridurla per i mesi a seguire.

Ci aspettano giorni ancora più insidiosi di quelli vissuti sinora. Teniamo duro e non abbassiamo mai la guardia.
Viva il primo maggio! Viva la festa dei lavoratori!».