Esito positivo per l'operazione "Pantano pulito"
Diversi volontari dell'associazione Pro Natura e cittadini si sono prodigati per la pulizia di Cala Pantano
lunedì 7 maggio 2018
10.52
30 sacchi stracolmi di rifiuti, dei quali 14 con plastica e latte e alluminio, 1 con il vetro e 15 con materiale indifferenziato (principalmente retine, corde, polistirolo e gomma), pari a oltre 1 tonnellata di immondizia: è questo il risultato della pulizia della Cala Pantano. L'iniziativa è stata realizzata grazie all'impegno dei volontari di Pro Natura e dei cittadini, con la collaborazione del gestore del servizio raccolta rifiuti Ambiente 2.0, che ha provveduto a fornire il materiale tecnico per raccogliere la spazzatura e a fornire i mezzi per il loro conferimento in discarica.
«Abbiamo avuto la netta sensazione dello stato di abbandono al suo destino di Cala Pantano, che necessita di una profonda bonifica. Tra i rifiuti abbiamo rinvenuto 1 boa di segnalazione, 4 pneumatici, 1 vasca da bagno, 1 lavandino rotto, mobili fracassati, carcasse di televisori, centinaia di retine utilizzate per la pesca, quasi un migliaio di bottiglie in PET, tubature, numerose scarpe e capi di abbigliamento, nonché 4 sacchi di materiale derivante dalla ristrutturazione di immobili. Sul porticciolo della cala sono ancora ammassate carcasse di barche, materiale plastico, tronchi, rami» hanno sostenuto i volontari dell'associazione Pro Natura.
«Non è andata meglio nel resto della Zona Pantano Ripalta, dove sono disperse centinaia di buste di immondizia ai margini delle strade, mentre qua e la fanno capolino manufatti abusivi. Sulla base di una ricognizione effettuata lungo la costa sud, riteniamo che ci siano da raccogliere almeno altre 20 tonnellate di rifiuti sulla sola battigia, tra i quali amianto e altri rifiuti ingombranti pericolosi.
Nella stessa mattinata, inoltre, abbiamo effettuato un sopralluogo in via Penta Palomba con il direttore dell'esecuzione del contratto per la gestione dei rifiuti ingegner Giuseppe d'Alessandro, affinché si possa procedere alla rimozione dell'amianto e dei rifiuti pericolosi abbandonati.
Di qui l'appello alle autorità competenti affinché siano effettuate pulizie straordinarie delle aree pubbliche e siano intensificati i controlli da parte delle forze dell'ordine. In questo contesto difficile riteniamo che qualsiasi altro intervento sulla Zona Pantano Ripalta possa seriamente distruggere gli habitat naturali, se non verrà messa immediatamente in atto una valida tutela giuridica: siamo convinti che non ci possa essere valorizzazione senza garanzie di preservare i luoghi e l'ecosistema.
Ringraziamo infine il parlamentare Davide Galantino, Peppo Ruggieri e i generosi volontari che hanno effettuato con noi la pulizia della Cala, nonché i candidati alla carica di sindaco Enzo Amendolagine, Angelantonio Angarano e Vittorio Fata che hanno sostenuto l'iniziativa».
«Abbiamo avuto la netta sensazione dello stato di abbandono al suo destino di Cala Pantano, che necessita di una profonda bonifica. Tra i rifiuti abbiamo rinvenuto 1 boa di segnalazione, 4 pneumatici, 1 vasca da bagno, 1 lavandino rotto, mobili fracassati, carcasse di televisori, centinaia di retine utilizzate per la pesca, quasi un migliaio di bottiglie in PET, tubature, numerose scarpe e capi di abbigliamento, nonché 4 sacchi di materiale derivante dalla ristrutturazione di immobili. Sul porticciolo della cala sono ancora ammassate carcasse di barche, materiale plastico, tronchi, rami» hanno sostenuto i volontari dell'associazione Pro Natura.
«Non è andata meglio nel resto della Zona Pantano Ripalta, dove sono disperse centinaia di buste di immondizia ai margini delle strade, mentre qua e la fanno capolino manufatti abusivi. Sulla base di una ricognizione effettuata lungo la costa sud, riteniamo che ci siano da raccogliere almeno altre 20 tonnellate di rifiuti sulla sola battigia, tra i quali amianto e altri rifiuti ingombranti pericolosi.
Nella stessa mattinata, inoltre, abbiamo effettuato un sopralluogo in via Penta Palomba con il direttore dell'esecuzione del contratto per la gestione dei rifiuti ingegner Giuseppe d'Alessandro, affinché si possa procedere alla rimozione dell'amianto e dei rifiuti pericolosi abbandonati.
Di qui l'appello alle autorità competenti affinché siano effettuate pulizie straordinarie delle aree pubbliche e siano intensificati i controlli da parte delle forze dell'ordine. In questo contesto difficile riteniamo che qualsiasi altro intervento sulla Zona Pantano Ripalta possa seriamente distruggere gli habitat naturali, se non verrà messa immediatamente in atto una valida tutela giuridica: siamo convinti che non ci possa essere valorizzazione senza garanzie di preservare i luoghi e l'ecosistema.
Ringraziamo infine il parlamentare Davide Galantino, Peppo Ruggieri e i generosi volontari che hanno effettuato con noi la pulizia della Cala, nonché i candidati alla carica di sindaco Enzo Amendolagine, Angelantonio Angarano e Vittorio Fata che hanno sostenuto l'iniziativa».