Ex Cdp, i sindacati a Cozzoli: «Nessun attacco solo una legittima domanda nell'interesse dei lavoratori»
Lamarca, Usb risponde al commissario straordinario sulla polemica sorta a margine della corresponsione dei Tfr ai lavoratori ex Casa Divina Provvidenza
venerdì 2 febbraio 2018
11.23
Lieti della buona nuova riguardante il prossimo pagamento dei Tfr ai dipendenti dell'ex Casa Divina Provvidenza, gli iscritti al sindacato Usb, guidati a livello aziendale da Luigi Lamarca, rispondono al commissario straordinario Bartolo Cozzoli per fornire un chiarimento sulle proprie posizioni.
La punta di polemica nella nota dell'avvocato Cozzoli non è sfuggita a Lamarca, che ci tiene a precisare di voler sventolare bandiera bianca:
«Come sempre – spiega Lamarca - abbiamo agito nel legittimo interesse dei lavoratori. Lungi da noi assumere una posizione di sfida o criticare l'operato di qualcuno, tanto più quello del commissario Cozzoli, cui riconosciamo il merito di aver saputo traghettare indenne tutta l'ex Casa Divina Provvidenza nella nuova Universo Salute Opera don Uva.
Siamo convinti, signor commissario, che Lei riconosca nella libertà sindacale uno degli indicatori più manifesti della qualità di una democrazia e che pertanto apprezzi in tal senso il nostro intervento, ritenendolo segno di una disposizione al dialogo nei Suoi confronti e di partecipazione attiva alla vita dell'azienda. Quella che noi, per conto di tutti i lavoratori, ponevamo, era una semplice, innocua domanda, finalizzata a capire le evoluzioni di una questione che stava a cuore a tutti i dipendenti e di cui avevamo perso tracce. Nessuna provocazione, tanto più che sterile, animava i nostri intenti. La attendiamo adesso per stringerLe la mano, certi che si sia trattato solo di un fraintendimento banale e auguriamo a Lei e alla nuova gestione un buon lavoro per il prossimo futuro».
La punta di polemica nella nota dell'avvocato Cozzoli non è sfuggita a Lamarca, che ci tiene a precisare di voler sventolare bandiera bianca:
«Come sempre – spiega Lamarca - abbiamo agito nel legittimo interesse dei lavoratori. Lungi da noi assumere una posizione di sfida o criticare l'operato di qualcuno, tanto più quello del commissario Cozzoli, cui riconosciamo il merito di aver saputo traghettare indenne tutta l'ex Casa Divina Provvidenza nella nuova Universo Salute Opera don Uva.
Siamo convinti, signor commissario, che Lei riconosca nella libertà sindacale uno degli indicatori più manifesti della qualità di una democrazia e che pertanto apprezzi in tal senso il nostro intervento, ritenendolo segno di una disposizione al dialogo nei Suoi confronti e di partecipazione attiva alla vita dell'azienda. Quella che noi, per conto di tutti i lavoratori, ponevamo, era una semplice, innocua domanda, finalizzata a capire le evoluzioni di una questione che stava a cuore a tutti i dipendenti e di cui avevamo perso tracce. Nessuna provocazione, tanto più che sterile, animava i nostri intenti. La attendiamo adesso per stringerLe la mano, certi che si sia trattato solo di un fraintendimento banale e auguriamo a Lei e alla nuova gestione un buon lavoro per il prossimo futuro».