Ex scuola di via Villa Frisari sede centro per l'impiego, Spina è contrario
«Chi è il genio che rinuncia a una sede scolastica comunale di questi tempi?»
lunedì 25 ottobre 2021
9.31
Il senso dell'intervento è chiaro: ubicare il centro per l'impiego in un edificio utilizzato per decenni come sede di un istituto scolastico costituisce un "autogol". Francesco Spina è fortemente contrario alla scelta dell'amministrazione comunale di Bisceglie, guidata da Angelantonio Angarano, di sottoscrivere un accordo con l'Arpal (l'agenzia regionale per le politiche attive del lavoro) finalizzato a spostate l'ufficio di collocamento in zona Sant'Andrea, negli spazi che fino a qualche tempo fa hanno ospitato alcune sezioni dell'istituto superiore "Sergio Cosmai" (clic per saperne di più).
«Con la firma di Angarano chiude per sempre la scuola di via Villa Frsari. Angarano non svenda all'Arpal la scuola, destinata ai biscegliesi! Con il finanziamento statale concesso all'Arpal Puglia di ben un milione e mezzo di euro, l'agenzia può benissimo realizzare su suolo comunale, in via Padre Kolbe o altrove, un nuovo e moderno centro per l'impiego in sostituzione di quello attuale di via pendio Cappuccini» ha argomentato Spina.
«Ci sono tante altre strutture abbandonate che possono essere recuperate per realizzare il nuovo centro per l'impiego regionale. Chi è il genio che rinuncia a una sede scolastica comunale di questi tempi?
I ragazzi della "Riccardo Monterisi", per esempio, sono senza il trasporto promesso per tutti e sono pressati come sardine: fra l'altro i lavori nella struttura di viale Calace non si vedono ancora mentre le scuole biscegliesi sono insufficienti a ospitare gli studenti. Perché non ristrutturare il plesso di via Villa Frisari con una parte del mutuo acceso da Angarano e non ancora utilizzato? Perché privare di una scuola la nostra città?
Angarano e la "Svolta" non porteranno mai le sette nuove scuole realizzate dall'amministrazione Spina con fondi statali e regionali ma almeno non chiudano definitivamente quelle già esistenti!» ha tuonato.
«L'Arpal, intelligentemente, intende realizzare una nuova struttura a Bisceglie con i fondi statali ma perché "scippare" una scuola ai bambini e alunni biscegliesi? Come sempre Angarano spaccia per "affari" i danni che combina con la sua incapacità amministrativa» ha osservato.
«Il centro per l'impiego non è di competenza comunale: chieda all'Arpal di non aprirlo all'interno dell'ex istituto "Cosmai" ma di realizzarlo su uno dei tanti terreni comunali abbandonati che si potrà concedere all'Arpal con diritto di superficie gratuito. Oppure si recuperasse qualche altro immobile abbandonato, ma non certo con destinazione scolastica o culturale. Se Angarano accettasse i nostri consigli, non sarebbe costretto a chiudere teatri, struttture sportive e scuole, ma realizzerebbe tante nuove e belle opere per la città. Speriamo che quest'incubo dei biscegliesi finisca presto» ha concluso Spina.
«Con la firma di Angarano chiude per sempre la scuola di via Villa Frsari. Angarano non svenda all'Arpal la scuola, destinata ai biscegliesi! Con il finanziamento statale concesso all'Arpal Puglia di ben un milione e mezzo di euro, l'agenzia può benissimo realizzare su suolo comunale, in via Padre Kolbe o altrove, un nuovo e moderno centro per l'impiego in sostituzione di quello attuale di via pendio Cappuccini» ha argomentato Spina.
«Ci sono tante altre strutture abbandonate che possono essere recuperate per realizzare il nuovo centro per l'impiego regionale. Chi è il genio che rinuncia a una sede scolastica comunale di questi tempi?
I ragazzi della "Riccardo Monterisi", per esempio, sono senza il trasporto promesso per tutti e sono pressati come sardine: fra l'altro i lavori nella struttura di viale Calace non si vedono ancora mentre le scuole biscegliesi sono insufficienti a ospitare gli studenti. Perché non ristrutturare il plesso di via Villa Frisari con una parte del mutuo acceso da Angarano e non ancora utilizzato? Perché privare di una scuola la nostra città?
Angarano e la "Svolta" non porteranno mai le sette nuove scuole realizzate dall'amministrazione Spina con fondi statali e regionali ma almeno non chiudano definitivamente quelle già esistenti!» ha tuonato.
«L'Arpal, intelligentemente, intende realizzare una nuova struttura a Bisceglie con i fondi statali ma perché "scippare" una scuola ai bambini e alunni biscegliesi? Come sempre Angarano spaccia per "affari" i danni che combina con la sua incapacità amministrativa» ha osservato.
«Il centro per l'impiego non è di competenza comunale: chieda all'Arpal di non aprirlo all'interno dell'ex istituto "Cosmai" ma di realizzarlo su uno dei tanti terreni comunali abbandonati che si potrà concedere all'Arpal con diritto di superficie gratuito. Oppure si recuperasse qualche altro immobile abbandonato, ma non certo con destinazione scolastica o culturale. Se Angarano accettasse i nostri consigli, non sarebbe costretto a chiudere teatri, struttture sportive e scuole, ma realizzerebbe tante nuove e belle opere per la città. Speriamo che quest'incubo dei biscegliesi finisca presto» ha concluso Spina.