Fallimento annullato, Lombardi ecologia ancora in piedi
La Cassazione ha accolto il ricorso della società, che in passato ha gestito il servizio di igiene urbana a Bisceglie e reclama un credito di 140 mila euro dal comune. La palla torna alla Corte d'appello di Bari
sabato 22 giugno 2019
17.01
La prima sezione civile sella Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dall'azienda Lombardi Ecologia srl, assistita dai legali Fabrizio Guerrera e Gianvito Giannelli, annullando di fatto una sentenza della Corte di Appello di Bari.
La proposta di concordato preventivo presentata dalla società è stata infatti ritenuta inammissibile. Secondo quanto stabilito dalla Suprema Corte, i magistrati della Corte d'Appello non avrebbero sufficientemente «ponderato i vantaggi a beneficio dei creditori, così come evidenziati nel piano concordatario» che ha previsto la soddisfazione dei creditori attraverso la realizzazione di un attivo pari a 68 milioni di euro, 13 dei quali grazie all'apporto esterno di una società collegata a Lombardi, a fronte di un passivo concordatario complessivo di 130 milioni di euro.
La questione tornerà perciò a una diversa sezione della Corte di Appello di Bari, che dovrà valutare nel merito se gli atti compiuti dagli imprenditori, e che sono costati alla società il fallimento, «non siano pregiudizievoli per gli interessi dei creditori, essendo ispirati, al contrario, al criterio della migliore soddisfazione dei creditori e non diretti a frodare le ragioni di questi ultimi».
Lombardi ecologia srl ha gestito il servizio di igiene urbana a Bisceglie nel periodo compreso fra il 2008 e il 2011. Nei mesi scorsi la curatela fallimentare dell'azienda ha presentato un ricorso al Tribunale di Bari chiedendo al comune di Bisceglie il pagamento di un presunto credito di oltre 140 mila euro. L'ente si è costituito in giudizio nominando un legale esterno.
La proposta di concordato preventivo presentata dalla società è stata infatti ritenuta inammissibile. Secondo quanto stabilito dalla Suprema Corte, i magistrati della Corte d'Appello non avrebbero sufficientemente «ponderato i vantaggi a beneficio dei creditori, così come evidenziati nel piano concordatario» che ha previsto la soddisfazione dei creditori attraverso la realizzazione di un attivo pari a 68 milioni di euro, 13 dei quali grazie all'apporto esterno di una società collegata a Lombardi, a fronte di un passivo concordatario complessivo di 130 milioni di euro.
La questione tornerà perciò a una diversa sezione della Corte di Appello di Bari, che dovrà valutare nel merito se gli atti compiuti dagli imprenditori, e che sono costati alla società il fallimento, «non siano pregiudizievoli per gli interessi dei creditori, essendo ispirati, al contrario, al criterio della migliore soddisfazione dei creditori e non diretti a frodare le ragioni di questi ultimi».
Lombardi ecologia srl ha gestito il servizio di igiene urbana a Bisceglie nel periodo compreso fra il 2008 e il 2011. Nei mesi scorsi la curatela fallimentare dell'azienda ha presentato un ricorso al Tribunale di Bari chiedendo al comune di Bisceglie il pagamento di un presunto credito di oltre 140 mila euro. L'ente si è costituito in giudizio nominando un legale esterno.