Fata: «Le dichiarazioni di Consiglio contro l'opposizione? Una brutta caduta di stile»
«Le responsabilità degli errori ricadano su chi li ha commessi, non su chi li ha evidenziati»
venerdì 29 novembre 2019
19.06
Vittorio Fata non ci sta e replica, a stretto giro, a quanto diffuso dal vicesindaco di Bisceglie Angelo Consiglio in una nota a proposito delle restrizioni al servizio di trasporto pubblico locale.
«Considero la dichiarazione di Consiglio una brutta caduta di stile in quanto offende l'intelligenza dei cittadini» ha commentato il consigliere comunale di opposizione.
«L'immobilismo è la conseguenza di un'errata approvazione del bilancio di previsione, la cui colpa ricade solo ed esclusivamente sull'amministrazione comunale, così com'è stato sancito dal Tar (pur se è vero che si tratta di un giudizio di primo grado)» ha aggiunto.
«Angelo Consiglio non può offendere l'intelligenza dei biscegliesi cercando, in modo piuttosto goffo, di far ricadere colpa di quanto accaduto su chi, al contrario, ha evidenziato sia nella massima assise cittadina che davanti al Prefetto le lacune del provvedimento che si stava adottando» ha rimarcato.
«Essere andati avanti coi paraocchi ha causato danni evidenti alla collettività. Non è possibile che le responsabilità ricadano su chi questi errori li ha evidenziati anziché su coloro i quali li hanno commessi» ha concluso Vittorio Fata.
«Considero la dichiarazione di Consiglio una brutta caduta di stile in quanto offende l'intelligenza dei cittadini» ha commentato il consigliere comunale di opposizione.
«L'immobilismo è la conseguenza di un'errata approvazione del bilancio di previsione, la cui colpa ricade solo ed esclusivamente sull'amministrazione comunale, così com'è stato sancito dal Tar (pur se è vero che si tratta di un giudizio di primo grado)» ha aggiunto.
«Angelo Consiglio non può offendere l'intelligenza dei biscegliesi cercando, in modo piuttosto goffo, di far ricadere colpa di quanto accaduto su chi, al contrario, ha evidenziato sia nella massima assise cittadina che davanti al Prefetto le lacune del provvedimento che si stava adottando» ha rimarcato.
«Essere andati avanti coi paraocchi ha causato danni evidenti alla collettività. Non è possibile che le responsabilità ricadano su chi questi errori li ha evidenziati anziché su coloro i quali li hanno commessi» ha concluso Vittorio Fata.