Federica Angeli e la sua testimonianza di giornalista sotto scorta alle Vecchie Segherie Mastrototaro
Venerdì 9 novembre l'evento organizzato dalla Fidapa
sabato 3 novembre 2018
8.25
Alle ore 19:00 di venerdì 9 novembre, presso le Vecchie Segherie Mondadori Bookstore, sarà presentato il libro "A mano disarmata. Cronaca di millesettecento giorni sotto scorta", fatica letteraria ed esistenziale di Federica Angeli che racconta la realtà di una vita vissuta tra minacce e professionalità, coraggio e momenti di paura per la propria incolumità e quella dei propri cari.
Il volume è il racconto delle vicissitudini della cronista di Repubblica, sotto scorta dal 2013 per le sue denunce contro la mafia di Ostia e limitrofi. È la testimonianza di una professionista, madre e moglie che sceglie di non silenziare la propria coscienza dinanzi ad un intero quartiere vessato dalla mafia.
Con la sua penna, arma più potente della violenza, Angeli scrive denunciando le infiltrazioni mafiose che la porteranno ad esser oggetto di minacce da parte dei clan territoriali. Nasce così la storia di una donna che deve vivere quelle restrizioni e limitazioni a cui una persona scortata deve sottoporsi. Paure, momenti di solitudine e apprensione per la famiglia fanno da collante in questa storia di coraggio e verità che ci riporta a considerare il valore civico e rivoluzionario del giornalismo al servizio della civiltà.
«Chi sta dalla parte giusta non perde mai. Chi ha scelto di sfidare a viso aperto la mafia la testa non la chinerà mai. Perché sulla bilancia alla sera ci si sale da soli, con la propria coscienza, ed è a lei che si risponde».
Il volume è il racconto delle vicissitudini della cronista di Repubblica, sotto scorta dal 2013 per le sue denunce contro la mafia di Ostia e limitrofi. È la testimonianza di una professionista, madre e moglie che sceglie di non silenziare la propria coscienza dinanzi ad un intero quartiere vessato dalla mafia.
Con la sua penna, arma più potente della violenza, Angeli scrive denunciando le infiltrazioni mafiose che la porteranno ad esser oggetto di minacce da parte dei clan territoriali. Nasce così la storia di una donna che deve vivere quelle restrizioni e limitazioni a cui una persona scortata deve sottoporsi. Paure, momenti di solitudine e apprensione per la famiglia fanno da collante in questa storia di coraggio e verità che ci riporta a considerare il valore civico e rivoluzionario del giornalismo al servizio della civiltà.
«Chi sta dalla parte giusta non perde mai. Chi ha scelto di sfidare a viso aperto la mafia la testa non la chinerà mai. Perché sulla bilancia alla sera ci si sale da soli, con la propria coscienza, ed è a lei che si risponde».