Festa dell'alternanza al liceo "da Vinci". Il preside: «La scuola non dev'essere percepita come una cosa altra rispetto al territorio»

Spazio alle testimonianze degli alunni e gli imprenditori che hanno partecipato al progetto di alternanza scuola-lavoro

sabato 17 giugno 2017 9.59
A cura di Cristina Scarasciullo
Un'attività che ha coinvolto circa 272 alunni di terza e quarta del liceo "Leonardo da Vinci" di Bisceglie che per alcune settimane hanno lasciato i banchi di scuola per toccare con mano il mondo del lavoro del territorio. «La scuola non dev'essere percepita come una cosa altra rispetto al territorio in cui agisce,- ha esordito il preside Modugno - tutt'altro: la scuola deve promuovere nei ragazzi la conoscenza del tessuto economico in cui vivono». La festa organizzata dal liceo nel pomeriggio di venerdì 16 giugno non voleva essere un'autocelebrazione del lavoro compiuto, anzi, lo scopo principale era evidenziare le eccellenze e le criticità riscontrate durante questo primo anno di cooperazione con le aziende del territorio con l'obiettivo di migliorarsi e offrire agli studenti un progetto sempre migliore.

Sul palco, prima dei ragazzi, che hanno raccontato tramite le immagini e le testimonianze dirette delle loro esperienze fuori dalle mura scolastiche, si sono alternati tutti i tutor esterni che hanno guidato i ragazzi in questo primo passo verso il mondo del lavoro. Il primo a prendere la parola è stato il sindaco Spina, che ha elogiato il lavoro della scuola sottolineando le difficoltà preliminari, brillantemente superate dai docenti responsabili e ha poi sottolineato l'importanza di attività come quella dell'alternanza in un momento storico così particolare.

Il leitmotiv della conferenza è stato proprio evidenziare quanto progetti come questo rendano più efficiente il dialogo tra scuole e imprese, mentre i ragazzi hanno puntato più sul racconto di ciò che di pratico questa esperienza aveva offerto loro. I ragazzi della 4ªAL e della 4ªBL attraverso il percorso di alternanza hanno realizzato un progetto in collaborazione con il politecnico di Bari, che aveva come scopo quello di proporre un'innovazione ecosostenibile in campo aerospaziale che sarebbe stata valutata da aziende del settore e professori del politecnico. Probabilmente se si fosse lasciato maggiore spazio agli studenti, gli stessi avrebbero seguito la conferenza con maggiore interesse, senza cercare di scappare a metà conferenza.

Un'attività, quella dell'alternanza, che ha fornito molti stimoli agli studenti del liceo, ma soprattutto è stata un'ottima occasione per fare orientamento tra gli studenti, che toccando con mano uno o più aspetti del mondo del lavoro hanno potuto comprendere quali fossero le personali inclinazioni anche in vista di una futura scelta universitaria.