Festa della mamma, Coldiretti: «Fiori in regalo da oltre 2 pugliesi su 3»
«Sul nostro territorio il settore florovivaistico vale 160 milioni di euro»
domenica 14 maggio 2023
12.45
Stravincono i fiori nelle scelte di regalo per la festa della mamma, con oltre due pugliesi su tre (71%) che preferiscono un omaggio floreale o una pianta, mentre solo una minoranza si orienta su cioccolatini e dolciumi (3%), su gioielli (3%) o capi di abbigliamento (2%), anche se è presente anche un 21% che non acquista nulla. È quanto emerge da un'indagine effettuata nelle ultime ore dalla Coldiretti, in occasione della ricorrenza dedicata a tutte le mamme: «Tra i regali più gettonati prevalgono quest'anno le azalee, i lilium, le begonie e i gerani, oltre alle immancabili rose».
L'associazione del territorio ha spiegato: «Il florovivaismo made in Puglia vale 160 milioni di euro ma è stretto d'assedio da piante e fiori stranieri con le importazioni balzate del 35% nell'ultimo anno, toccando il massimo di sempre. Il settore florovivaistico in Puglia è leader in Italia con il distretto in provincia di Lecce di Taviano e Leverano che si estende anche ai comuni limitrofi di Alliste, Maglie, Melissano, Nardò, Porto Cesareo, Racale e Ugento e quello della provincia di Bari, con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa, Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo, e altre realtà aziendali sparse nel resto della regione».
«Acquistare fiori italiani salva anche il lavoro e i vivai nazionali, costretti a fare i conti con i nuovi rialzi energetici legati alle tensioni internazionali dopo l'aumento del 67% dei costi di produzione che ha messo in ginocchio il settore nel 2022. Il consiglio è, dunque, di acquistare fiori e piante assicurandosi dell'origine nazionale meglio direttamente dal produttore o nei mercati contadini di Campagna Amica per essere sicuri di mettere nel vaso un prodotto italiano al 100%, che sostiene i territori e rispetta l'ambiente e l'occupazione» ha concluso la Coldiretti.
L'associazione del territorio ha spiegato: «Il florovivaismo made in Puglia vale 160 milioni di euro ma è stretto d'assedio da piante e fiori stranieri con le importazioni balzate del 35% nell'ultimo anno, toccando il massimo di sempre. Il settore florovivaistico in Puglia è leader in Italia con il distretto in provincia di Lecce di Taviano e Leverano che si estende anche ai comuni limitrofi di Alliste, Maglie, Melissano, Nardò, Porto Cesareo, Racale e Ugento e quello della provincia di Bari, con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa, Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo, e altre realtà aziendali sparse nel resto della regione».
«Acquistare fiori italiani salva anche il lavoro e i vivai nazionali, costretti a fare i conti con i nuovi rialzi energetici legati alle tensioni internazionali dopo l'aumento del 67% dei costi di produzione che ha messo in ginocchio il settore nel 2022. Il consiglio è, dunque, di acquistare fiori e piante assicurandosi dell'origine nazionale meglio direttamente dal produttore o nei mercati contadini di Campagna Amica per essere sicuri di mettere nel vaso un prodotto italiano al 100%, che sostiene i territori e rispetta l'ambiente e l'occupazione» ha concluso la Coldiretti.