Festa patronale senza bancarelle, Angarano: «Decisione condivisa con le associazioni di categoria»
Il Sindaco: «Chiediamo a tutti di comprendere con buon senso le motivazioni di queste decisioni sofferte»
giovedì 6 agosto 2020
19.32
La festa patronale 2020 si svolgerà in assenza di bancarelle. L'ufficialità è giunta nel tardo pomeriggio di giovedì 6 agosto, al termine dell'incontro tra il Sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano e i rappresentanti delle associazioni di categoria del commercio ambulante, al fine di discutere le eventuali soluzioni da mettere in pratica con l'obiettivo di contemperare le esigenze dei venditori e le prescrizioni in termini di sicurezza e della tutela della salute pubblica.
Secondo quanto diffuso da Palazzo San Domenico, è stata presa in considerazione l'eventualità di una presenza simbolica, in misura sensibilmente ridotta rispetto alla normalità, di operatori che si dedicassero alla vendita di prodotti tradizionali ma le parti, in maniera condivisa, hanno convenuto la non praticabilità della soluzione per evitare discriminazioni all'interno della stessa categoria.
Durante l'incontro si sono vagliate anche altre possibilità ma nessuna, di comune accordo, è stata ritenuta in grado di scongiurare potenziali rischi per la salute pubblica in una fase delicata come quella attuale, in cui l'emergenza sanitaria ancora in corso richiede prudenza e cautela.
«Quest'anno come tutti sappiamo stiamo attraversando una situazione particolare e dovremo vivere una festa patronale diversa per il bene di tutti noi» ha commentato Angarano. «Abbiamo cercato fino all'ultimo di trovare un modo per preservare una piccola parte delle nostre tradizioni con la presenza anche di poche bancarelle, cercando di sostenere anche la categoria dei venditori ambulanti in grande difficoltà ma la priorità è quella di tutelare la salute pubblica. Chiediamo quindi a tutti di comprendere con buon senso le motivazioni di queste decisioni sofferte ma necessarie e di vivere la festa con spirito di comunità, uniti nella fede verso i santi patroni, nella speranza che si possa tornare alla normalità il prossimo anno».
Secondo quanto diffuso da Palazzo San Domenico, è stata presa in considerazione l'eventualità di una presenza simbolica, in misura sensibilmente ridotta rispetto alla normalità, di operatori che si dedicassero alla vendita di prodotti tradizionali ma le parti, in maniera condivisa, hanno convenuto la non praticabilità della soluzione per evitare discriminazioni all'interno della stessa categoria.
Durante l'incontro si sono vagliate anche altre possibilità ma nessuna, di comune accordo, è stata ritenuta in grado di scongiurare potenziali rischi per la salute pubblica in una fase delicata come quella attuale, in cui l'emergenza sanitaria ancora in corso richiede prudenza e cautela.
«Quest'anno come tutti sappiamo stiamo attraversando una situazione particolare e dovremo vivere una festa patronale diversa per il bene di tutti noi» ha commentato Angarano. «Abbiamo cercato fino all'ultimo di trovare un modo per preservare una piccola parte delle nostre tradizioni con la presenza anche di poche bancarelle, cercando di sostenere anche la categoria dei venditori ambulanti in grande difficoltà ma la priorità è quella di tutelare la salute pubblica. Chiediamo quindi a tutti di comprendere con buon senso le motivazioni di queste decisioni sofferte ma necessarie e di vivere la festa con spirito di comunità, uniti nella fede verso i santi patroni, nella speranza che si possa tornare alla normalità il prossimo anno».