Fials Bat contraria alla diminuzione degli infermieri negli organici dell'Asl
«Chiediamo l'assunzione con nuovi contratti più decorosi»
sabato 1 dicembre 2018
9.07
Netta contrarietà alla diminuzione degli infermieri negli organici dell'Asl Bt, ritenuta «pericolosa». L'hanno espressa i biscegliesi, Angelo Somma e Sergio Di Liddo, esponenti del sindacato Fials.
«Nessuna Asl pugliese fa riferimento agli indicatori del Mef, anzi: tutti stanno assumendo, come nel caso dei 500 infermieri ingaggiati dall'Asl Bari» hanno fatto notare, aggiungendo: «Il presidente Emiliano ha dato disposizione di bandire un avviso pubblico per assumere subito i 250 infermieri mandati a casa il 31 ottobre scorso. Lo stesso per altre Asl pugliesi.
Alla luce della nota del 29 ottobre, con la quale il dottor Ruscitti ha concesso solo due mesi per noti motivi (ritardo nell'attuazione delle stabilizzazioni) e dopo una consultazione a livello regionale, a differenza di altre sigle sindacali che continuano a richiedere delle improbabili e misere proroghe illudendo i lavoratori, noi della Fials siamo contrari alle proroghe di un mese che, per colpa della nostra poco lungimirante direzione area del personale, hanno portato al depauperamento degli organici medici ed infermieristici, migrati verso altre Asl per accettare contratti più dignitosi.
Chiediamo dunque l'assunzione con nuovi contratti più decorosi, attraverso l'utilizzo della graduatoria dell'avviso pubblico approvata con delibera del Direttore generale Asl Bt n° 1584 del 13 settembre, per tutti gli infermieri che non sono rientrati nei parametri della legge Madia e dell'assunzione tramite concorsone di Bari ma che da diversi anni svolgono il loro servizio con competenza e altrettanta professionalità nella Asl Bt» hanno rimarcato i referenti provinciali della Fials.
«È necessario assumere circa 60 infermieri, altrimenti da gennaio avremo problemi su tutti e tre gli ospedali del territorio. Non si pensi di sostituirli come dichiarato con altrettanti OSS, che per quanto utili, hanno mansioni e competenze diverse.
La tensione nelle corsie è alta e non sappiamo fino a quanto potremo contenere la rabbia dei lavoratori.
Chiediamo di porre fine a questa situazione.
No allo stillicidio delle proroghe di un mese che ha portato al depauperamento degli organici, no a scelte strategiche incomprensibili, stop alla cannibalizzazione dell'ospedale di Bisceglie che attraverso le ventilate mobilità d'ufficio, presto porterà ad una grave carenza di Infermieri, abbassamento dei Lea, con inevitabile chiusura dei reparti e delle attività ospedaliere ed ambulatoriali» hanno concluso Somma e Di Liddo.
«Nessuna Asl pugliese fa riferimento agli indicatori del Mef, anzi: tutti stanno assumendo, come nel caso dei 500 infermieri ingaggiati dall'Asl Bari» hanno fatto notare, aggiungendo: «Il presidente Emiliano ha dato disposizione di bandire un avviso pubblico per assumere subito i 250 infermieri mandati a casa il 31 ottobre scorso. Lo stesso per altre Asl pugliesi.
Alla luce della nota del 29 ottobre, con la quale il dottor Ruscitti ha concesso solo due mesi per noti motivi (ritardo nell'attuazione delle stabilizzazioni) e dopo una consultazione a livello regionale, a differenza di altre sigle sindacali che continuano a richiedere delle improbabili e misere proroghe illudendo i lavoratori, noi della Fials siamo contrari alle proroghe di un mese che, per colpa della nostra poco lungimirante direzione area del personale, hanno portato al depauperamento degli organici medici ed infermieristici, migrati verso altre Asl per accettare contratti più dignitosi.
Chiediamo dunque l'assunzione con nuovi contratti più decorosi, attraverso l'utilizzo della graduatoria dell'avviso pubblico approvata con delibera del Direttore generale Asl Bt n° 1584 del 13 settembre, per tutti gli infermieri che non sono rientrati nei parametri della legge Madia e dell'assunzione tramite concorsone di Bari ma che da diversi anni svolgono il loro servizio con competenza e altrettanta professionalità nella Asl Bt» hanno rimarcato i referenti provinciali della Fials.
«È necessario assumere circa 60 infermieri, altrimenti da gennaio avremo problemi su tutti e tre gli ospedali del territorio. Non si pensi di sostituirli come dichiarato con altrettanti OSS, che per quanto utili, hanno mansioni e competenze diverse.
La tensione nelle corsie è alta e non sappiamo fino a quanto potremo contenere la rabbia dei lavoratori.
Chiediamo di porre fine a questa situazione.
No allo stillicidio delle proroghe di un mese che ha portato al depauperamento degli organici, no a scelte strategiche incomprensibili, stop alla cannibalizzazione dell'ospedale di Bisceglie che attraverso le ventilate mobilità d'ufficio, presto porterà ad una grave carenza di Infermieri, abbassamento dei Lea, con inevitabile chiusura dei reparti e delle attività ospedaliere ed ambulatoriali» hanno concluso Somma e Di Liddo.