Fials soddisfatta per la riattivazione del reparto di cardiologia del "Vittorio Emanuele II"
Somma e Di Liddo: «Scongiurato il secondo tentativo di chiusura dell'unità operativa»
giovedì 5 luglio 2018
10.13
Il provvedimento di sospensione dei ricoveri presso l'unità operativa di cardiologia del nosocomio "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie è stato revocato. La segreteria provinciale Fials, attraverso una nota, ha rimarcato l'importanza del risultato ottenuto a tutela del diritto degli utenti a un'adeguata assistenza sanitaria.
Il Direttore generale dell'Asl Bt Alessandro Delle Donne ha annullato il blocco dei nuovi ricoveri fino al 10 agosto, sottoscritto il 27 giugno scorso fra le rimostranze delle organizzazioni sindacali. Le successive riunioni e una conferenza dei servizi, con la partecipazione del direttore sanitario Andrea Sinigaglia e del primario di cardiologia Giovanni De Luca hanno scongiurato la chiusura del reparto di Bisceglie, ritenuta utile per consentire di colmare una grave carenza di personale medico specialista presso l'unità operativa di cardiologia del "Dimiccoli" di Barletta.
«Cardiologia a Bisceglie sarà nuovamente attiva con 6 posti letto d'urgenza anziché 12 fino alla data del 10 agosto» hanno spiegato Angelo Somma e Sergio Di Liddo, componenti della segreteria aziendale Fials Asl Bt, aggiungendo, a loro giudizio: «Questo è il secondo tentativo di chiusura del reparto, dopo quello dell'estate 2017, sempre a causa della carenza di medici cardiologi, a tutt'oggi non ancora risolta, in quanto molto specialisti migrano verso altre Asl che assicurano contratti a tempo indeterminato.
Fin dall'inizio dell'attività, il servizio di cardiologia del "Vittorio Emanuale II" di Bisceglie ha rappresentato e continua a rappresentare uno dei punti di riferimento per la comunità cardiologica della provincia, sia per le cardiopatie acquisite che per le cardiopatie congenite, con le numerose attività che vengono svolte, otre ai 12 posti letto di cardiologia, per esempio impianti e sostituzioni di pacemaker, test da sforzo, eco stress fisico e/o farmacologico, holter dinamico sia per interni che esterni, tilt-up-test (unico reparto di cardiologia ad eseguirlo tra Bari e Foggia). Bisceglie è l'unica unità operativa di cardiologia a effettuare gli interventi di ablazione con radiofrequenza; un grande traguardo frutto di una sinergica collaborazione tra pubblico e privato, che in futuro impedirà lo spostamento dei pazienti con aritmie verso altre strutture ospedaliere fuori regione».
Un reparto efficiente e all'avanguardia, secondo i referenti Fials, che hanno anche ricordato l'inserimento, da parte dell'Agens tra i nove migliori sui 29 presenti in Puglia nel Programma nazionale esiti 2017.
«La risoluzione temporanea del problema è stata resa possibile in pochi giorni, grazie al tempestivo intervento del Direttore generale Alessandro Delle Donne, del Direttore sanitario aziendale dottor Campanile, del Direttore sanitario del presidio ospedaliero di Bisceglie-Trani dottor Andrea Sinigaglia, che ha svolto un ruolo fondamentale di mediatore tra le parti, oltre alla disponibilità dei medici in servizio nell'unità operativa che con enormi sacrifici, e spirito di abnegazione, continueranno ad offrire tutti questi servizi alla nostra comunità nonostante il numero ridotto dei medici».
Il Direttore generale dell'Asl Bt Alessandro Delle Donne ha annullato il blocco dei nuovi ricoveri fino al 10 agosto, sottoscritto il 27 giugno scorso fra le rimostranze delle organizzazioni sindacali. Le successive riunioni e una conferenza dei servizi, con la partecipazione del direttore sanitario Andrea Sinigaglia e del primario di cardiologia Giovanni De Luca hanno scongiurato la chiusura del reparto di Bisceglie, ritenuta utile per consentire di colmare una grave carenza di personale medico specialista presso l'unità operativa di cardiologia del "Dimiccoli" di Barletta.
«Cardiologia a Bisceglie sarà nuovamente attiva con 6 posti letto d'urgenza anziché 12 fino alla data del 10 agosto» hanno spiegato Angelo Somma e Sergio Di Liddo, componenti della segreteria aziendale Fials Asl Bt, aggiungendo, a loro giudizio: «Questo è il secondo tentativo di chiusura del reparto, dopo quello dell'estate 2017, sempre a causa della carenza di medici cardiologi, a tutt'oggi non ancora risolta, in quanto molto specialisti migrano verso altre Asl che assicurano contratti a tempo indeterminato.
Fin dall'inizio dell'attività, il servizio di cardiologia del "Vittorio Emanuale II" di Bisceglie ha rappresentato e continua a rappresentare uno dei punti di riferimento per la comunità cardiologica della provincia, sia per le cardiopatie acquisite che per le cardiopatie congenite, con le numerose attività che vengono svolte, otre ai 12 posti letto di cardiologia, per esempio impianti e sostituzioni di pacemaker, test da sforzo, eco stress fisico e/o farmacologico, holter dinamico sia per interni che esterni, tilt-up-test (unico reparto di cardiologia ad eseguirlo tra Bari e Foggia). Bisceglie è l'unica unità operativa di cardiologia a effettuare gli interventi di ablazione con radiofrequenza; un grande traguardo frutto di una sinergica collaborazione tra pubblico e privato, che in futuro impedirà lo spostamento dei pazienti con aritmie verso altre strutture ospedaliere fuori regione».
Un reparto efficiente e all'avanguardia, secondo i referenti Fials, che hanno anche ricordato l'inserimento, da parte dell'Agens tra i nove migliori sui 29 presenti in Puglia nel Programma nazionale esiti 2017.
«La risoluzione temporanea del problema è stata resa possibile in pochi giorni, grazie al tempestivo intervento del Direttore generale Alessandro Delle Donne, del Direttore sanitario aziendale dottor Campanile, del Direttore sanitario del presidio ospedaliero di Bisceglie-Trani dottor Andrea Sinigaglia, che ha svolto un ruolo fondamentale di mediatore tra le parti, oltre alla disponibilità dei medici in servizio nell'unità operativa che con enormi sacrifici, e spirito di abnegazione, continueranno ad offrire tutti questi servizi alla nostra comunità nonostante il numero ridotto dei medici».