Fidapa: «Puglia garantisca equilibrio uomini-donne in consiglio regionale»
«Parità di genere ancora lontana da raggiungere nella nostra realtà»
giovedì 11 giugno 2020
«Rilevo il mancato adeguamento, da parte della Regione Puglia, della legge regionale elettorale numero 2 del 2005 alla legge 20/2016, volta a garantire l'equilibrio nella rappresentanza di donne e uomini in consiglio regionale» ha esordito in una nota Anna Maria Elvira Musacchio, presidente di Fidapa bpw Italy distretto sud est, che comprende anche la sezione di Bisceglie guidata da Mariarosaria Basile.
«Abbiamo sempre esercitato, mediante iniziative culturali, adeguata pressione presso le Istituzioni nazionali e regionali, volta all'adozione di leggi sulla parità di genere. Mi riferisco al nostro impegno teso a spingere il venire in essere della legge sulla doppia preferenza di genere, legge n.215 del 2012, così come si è posta all'attenzione delle istituzioni regionali, proponendo l'adeguamento della legge regionale a quella nazionale, mediante raccolta firme e presentazione di mozioni, anche tramite la nostra rappresentante vicepresidente del comitato pari opportunità della Puglia l'avvocato Lella Ruccia. In verità il nostro distretto ha sempre sofferto il mancato accoglimento, da parte della Regione Puglia, delle istanze della Fidapa, generando la consapevolezza che la parità di genere nella nostra realtà è ancora lontana da raggiungere, nonostante ci sia una grande capacità femminile dimostrata in tutti gli ambiti» ha sottolineato.
«La doppia preferenza di genere e le "Quote di Genere" non sono un obiettivo, ma una fase per attivare un processo che dovrebbe essere naturale. Invero con la Legge 120/2011 -"Golfo-Mosca" che prevede una "quota di genere" nei consigli di amministrazione delle aziende quotate in borsa e a partecipazione statale, il numero delle donne è aumentato di ben sette volte. È risaputo che più donne nei cda corrispondono a migliori performance aziendali. Senza tema di presunzione, abbiamo contribuito notevolmente all'adozione della legge e alla corretta applicazione della stessa. Inoltre la nostra associazione ha contribuito alla richiesta della proroga della suddetta legge con obbligo fino a sei mandati. A nostro modesto credere un consiglio regionale democratico dovrebbe essere costituito da uomini e donne e non a caso la doppia preferenza di genere è stata valutata anche in un'importante decisione della corte costituzionale (Sentenza numero 4 del 2010). Sicuramente le Signorie Vostre già conoscono la Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari - business professional women Italy). Non sono mancate occasioni in cui alle nostre tavole rotonde hanno partecipato le autorità regionali offrendo l'opportuno contributo» ha aggiunto Musacchio.
«Siamo un'associazione nazionale e internazionale, il cui scopo è quello di promuovere, coordinare e sostenere le donne impegnate nelle arti, nelle professioni e negli affari, per una realizzazione piena delle proprie capacità e per l'affermazione delle pari opportunità. La Fidapa ha le proprie rappresentanti presso le istituzioni nazionali (Ministero del lavoro, Cpo) e nelle istituzioni internazionali (consiglio d'Europa e Commissione Europea). Ha inoltre rappresentanti presso la Fao, le Nazioni Unite e molte altre organizzazioni mondiali. Sviluppa i temi nazionale e internazionale sulla base degli obiettivi propri del nostro movimento di opinione, movimento indipendente, senza scopo di lucro, senza distinzione di etnia, lingua, religione e di opinioni politiche. Sul territorio nazionale sono presenti più di 300 sezioni, raccolte in 7 distretti e il nostro distretto sud est vanta 47 sezioni, di cui 26 in Puglia. Alla bpw International sono affiliate le Federazioni nazionali di oltre 100 Paesi nei cinque continenti» ha concluso.
«Abbiamo sempre esercitato, mediante iniziative culturali, adeguata pressione presso le Istituzioni nazionali e regionali, volta all'adozione di leggi sulla parità di genere. Mi riferisco al nostro impegno teso a spingere il venire in essere della legge sulla doppia preferenza di genere, legge n.215 del 2012, così come si è posta all'attenzione delle istituzioni regionali, proponendo l'adeguamento della legge regionale a quella nazionale, mediante raccolta firme e presentazione di mozioni, anche tramite la nostra rappresentante vicepresidente del comitato pari opportunità della Puglia l'avvocato Lella Ruccia. In verità il nostro distretto ha sempre sofferto il mancato accoglimento, da parte della Regione Puglia, delle istanze della Fidapa, generando la consapevolezza che la parità di genere nella nostra realtà è ancora lontana da raggiungere, nonostante ci sia una grande capacità femminile dimostrata in tutti gli ambiti» ha sottolineato.
«La doppia preferenza di genere e le "Quote di Genere" non sono un obiettivo, ma una fase per attivare un processo che dovrebbe essere naturale. Invero con la Legge 120/2011 -"Golfo-Mosca" che prevede una "quota di genere" nei consigli di amministrazione delle aziende quotate in borsa e a partecipazione statale, il numero delle donne è aumentato di ben sette volte. È risaputo che più donne nei cda corrispondono a migliori performance aziendali. Senza tema di presunzione, abbiamo contribuito notevolmente all'adozione della legge e alla corretta applicazione della stessa. Inoltre la nostra associazione ha contribuito alla richiesta della proroga della suddetta legge con obbligo fino a sei mandati. A nostro modesto credere un consiglio regionale democratico dovrebbe essere costituito da uomini e donne e non a caso la doppia preferenza di genere è stata valutata anche in un'importante decisione della corte costituzionale (Sentenza numero 4 del 2010). Sicuramente le Signorie Vostre già conoscono la Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari - business professional women Italy). Non sono mancate occasioni in cui alle nostre tavole rotonde hanno partecipato le autorità regionali offrendo l'opportuno contributo» ha aggiunto Musacchio.
«Siamo un'associazione nazionale e internazionale, il cui scopo è quello di promuovere, coordinare e sostenere le donne impegnate nelle arti, nelle professioni e negli affari, per una realizzazione piena delle proprie capacità e per l'affermazione delle pari opportunità. La Fidapa ha le proprie rappresentanti presso le istituzioni nazionali (Ministero del lavoro, Cpo) e nelle istituzioni internazionali (consiglio d'Europa e Commissione Europea). Ha inoltre rappresentanti presso la Fao, le Nazioni Unite e molte altre organizzazioni mondiali. Sviluppa i temi nazionale e internazionale sulla base degli obiettivi propri del nostro movimento di opinione, movimento indipendente, senza scopo di lucro, senza distinzione di etnia, lingua, religione e di opinioni politiche. Sul territorio nazionale sono presenti più di 300 sezioni, raccolte in 7 distretti e il nostro distretto sud est vanta 47 sezioni, di cui 26 in Puglia. Alla bpw International sono affiliate le Federazioni nazionali di oltre 100 Paesi nei cinque continenti» ha concluso.