Fondi per l'agricoltura, le imprese non riescono a spendere il PSR della Regione

Situazione drammatica a due anni dalla chiusura del settennato di programmazione

mercoledì 17 gennaio 2018 0.54
A cura di Serena Ferrara
La Puglia è partita con estremo ritardo e non ha nemmeno recuperato.
Il PSR - Programma di Sviluppo Agricolo Regionale 2014-2020 - destinato allo sviluppo della ruralità è dotato di ben 1 miliardo 637 milioni di euro, che rischiano, anziché dare una boccata di ossigeno all'agricoltura pugliese, di tornare all'Unione Europea per incapacità di spesa della Regione.

Mentre ancora i 23 GAL, incluso quello di Bisceglie - Trani - Molfetta, attendono lo sblocco dei primi fondi per l'avvio dei bandi, gli altri bandi - quelli gestiti direttamente dalla Regione Puglia - stentano a decollare.
Secondo Agea, la Puglia avrebbe speso solo il 9,6%: poco più di 157 milioni di euro. E questo fa del tacco dello Stivale la penultima regione a livello di spesa in Italia.
Anomalie sui bandi e le graduatorie, sui ritardi e l'attribuzione dei punteggi rallentano ancora il sistema, da sé elefantiaco e macchinoso.

L'ultima nuova riguarda il bando sul biologico, bloccato a seguito delle contestazioni del Movimento 5 Stelle, che avrebbe puntato il dito sulle "irregolarità" concentrate, per gli organismi regionali, nel Salento: oltre 1500 imprese attenderebbero di entrare in graduatoria, mentre per 900 sono in corso le operazioni di verifica. Un ritardo inspiegabile, che comporterà per le centinaia di aziende che non avranno alcun aiuto, il pagamento per intero dell'organismo di controllo per le produzioni biologiche.

Tutto nell'allegria di chi grida con orgoglio al successo di un'altra programmazione, onde arrivare al 2020 e fare spallucce credendo che ci sarà un altro domani di certo migliore.