Fondi per la messa in sicurezza, ecco gli istituti biscegliesi beneficiari
I dettagli sulla misura presentata dal governo
sabato 11 gennaio 2020
10.02
L'annuncio del governo è stato ripreso dalla parlamentare del territorio Francesca Galizia: il ministero dell'istruzione ha pubblicato l'elenco delle concessioni di contributi inclusi nel piano straordinario delle indagini diagnostiche per per indagini e verifiche dei solai delle strutture scolastiche di competenza di province e comuni italiani. L'importo complessivo delle risorse destinate dal piano è di 65.9 milioni di euro.
La graduatoria ha tenuto conto di alcuni parametri tecnici: l'anno di costruzione dell'edificio, l'eventuale collocazione in una zona sismica, la presenza di controsoffitti, di nervature dei solai maggiori di sette metri al netto della struttura portante, l'ottenimento di finanziamenti precedenti per interventi strutturali o di indagini diagnostiche e il numero degli studenti. Comuni e province avrebbero potuto presentare una proposta di cofinanziamento ma ciò, nel caso di Bisceglie e della Bat, non è accaduto, ragione per cui ciascuna scuola si è mossa in totale autonomia.
Ciascun plesso di competenza comunale (scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado meglio conosciute come medie inferiori) ha ottenuto 7000 euro di finanziamento, pur se in alcuni casi sono stati concessi contributi differenti per diverse ali degli edifici che ospitano un'unica scuola.
Primo istituto biscegliese in elenco, al 95° posto, la scuola secondaria di primo grado "Riccardo Monterisi", costruita nel 1970 e con 782 studenti; a seguire, il plesso di Carrara Reddito, eretto nel 1989, che ospita 1090. Quindi, le strutture di via Pozzo Marone della scuola secondaria di primo grado "Battisti-Ferraris", risalenti al 1963 (con rispettivamente 707 e 811 alunni), cui sono stati destinati 14000 euro ciascuno con due misure differenti per gli interventi.
Contributo anche per il plesso del terzo circolo didattico di via Amando Vescovo (edificato nel 1969 e con 429 studenti secondo i dati del ministero), per quello di via Giuseppe Di Vittorio, sempre in zona San Pietro e di competenza del terzo circolo (1989, 200 alunni) e per quello di piazza Salvo D'Acquisto (costruito nel 1973, ora conta 221 alunni); risorse nel piano anche per il plesso del rione Salnitro del quarto circolo didattico (anno di costruzione il 1971, 134 studenti al momento) oltre che per quelli di via XXV aprile (datato 1967, ospita adesso 268 alunni) e di via Martiri di via Fani (anno 1989, 501 studenti censiti) del secondo circolo. Non manca il più antico edificio scolastico della città, che ospita il primo circolo didattico "Edmondo De Amicis" di via XXIV maggio, risalente al lontanissimo 1931 e attualmente con 620 iscritti.
Il finanziamento ministeriale per gli istituti secondari di secondo grado (le scuole superiori, gestiste dalle province) sarà invece di 10mila euro: i tre plessi biscegliesi l'hanno conseguito tutti. Gli interventi perciò riguarderanno l'istituto "Giacinto Dell'Olio" (sorto nel 1983 e la cui popolazione scolastica è al momento di 743 studenti), il liceo scientifico-linguistico-coreutico "Leonardo da Vinci" (che risale al 1990 e ospita 779 alunni) e l'istituto "Sergio Cosmai" di via Gandhi (del 1993, con 499 studenti).
L'intervento governativo riguarderà perciò, nella fattispecie, 13 diversi istituti (non 16 come annunciato da Galizia, tratta forse in inganno dal doppio finanziamento per la "Battisti-Ferraris") che accolgono in totale 7784 studenti.
La graduatoria ha tenuto conto di alcuni parametri tecnici: l'anno di costruzione dell'edificio, l'eventuale collocazione in una zona sismica, la presenza di controsoffitti, di nervature dei solai maggiori di sette metri al netto della struttura portante, l'ottenimento di finanziamenti precedenti per interventi strutturali o di indagini diagnostiche e il numero degli studenti. Comuni e province avrebbero potuto presentare una proposta di cofinanziamento ma ciò, nel caso di Bisceglie e della Bat, non è accaduto, ragione per cui ciascuna scuola si è mossa in totale autonomia.
Ciascun plesso di competenza comunale (scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado meglio conosciute come medie inferiori) ha ottenuto 7000 euro di finanziamento, pur se in alcuni casi sono stati concessi contributi differenti per diverse ali degli edifici che ospitano un'unica scuola.
Primo istituto biscegliese in elenco, al 95° posto, la scuola secondaria di primo grado "Riccardo Monterisi", costruita nel 1970 e con 782 studenti; a seguire, il plesso di Carrara Reddito, eretto nel 1989, che ospita 1090. Quindi, le strutture di via Pozzo Marone della scuola secondaria di primo grado "Battisti-Ferraris", risalenti al 1963 (con rispettivamente 707 e 811 alunni), cui sono stati destinati 14000 euro ciascuno con due misure differenti per gli interventi.
Contributo anche per il plesso del terzo circolo didattico di via Amando Vescovo (edificato nel 1969 e con 429 studenti secondo i dati del ministero), per quello di via Giuseppe Di Vittorio, sempre in zona San Pietro e di competenza del terzo circolo (1989, 200 alunni) e per quello di piazza Salvo D'Acquisto (costruito nel 1973, ora conta 221 alunni); risorse nel piano anche per il plesso del rione Salnitro del quarto circolo didattico (anno di costruzione il 1971, 134 studenti al momento) oltre che per quelli di via XXV aprile (datato 1967, ospita adesso 268 alunni) e di via Martiri di via Fani (anno 1989, 501 studenti censiti) del secondo circolo. Non manca il più antico edificio scolastico della città, che ospita il primo circolo didattico "Edmondo De Amicis" di via XXIV maggio, risalente al lontanissimo 1931 e attualmente con 620 iscritti.
Il finanziamento ministeriale per gli istituti secondari di secondo grado (le scuole superiori, gestiste dalle province) sarà invece di 10mila euro: i tre plessi biscegliesi l'hanno conseguito tutti. Gli interventi perciò riguarderanno l'istituto "Giacinto Dell'Olio" (sorto nel 1983 e la cui popolazione scolastica è al momento di 743 studenti), il liceo scientifico-linguistico-coreutico "Leonardo da Vinci" (che risale al 1990 e ospita 779 alunni) e l'istituto "Sergio Cosmai" di via Gandhi (del 1993, con 499 studenti).
L'intervento governativo riguarderà perciò, nella fattispecie, 13 diversi istituti (non 16 come annunciato da Galizia, tratta forse in inganno dal doppio finanziamento per la "Battisti-Ferraris") che accolgono in totale 7784 studenti.