Fp Cgil: «Il premio Covid sia pagato al più presto ai lavoratori Asl»
«Un tavolo di confronto per soddisfare le aspettative di chi è rimasto escluso dagli anticipi»
venerdì 2 ottobre 2020
06.30
Gli operatori della sanità pugliese impegnati nell'emergenza Covid-19 e che instancabilmente hanno lavorato dal 15 marzo al 15 maggio, stando agli annunci della Regione, sarebbero i beneficiari di un "premio Covid", ovvero buste paga un po' più sostanziose.
La Funzione pubblica Cgil Bat, in questa seconda fase epidemiologica, esprime il proprio disappunto in merito a decisioni adottate dalla Direzione Generale della Asl Bat relative alla ripartizione delle somme economiche erogate dalla Regione Puglia in favore del personale sanitario coinvolto nella gestione dell'emergenza Covid-19 nel periodo più critico.
«L'accordo siglato tra la Regione Puglia e le organizzazioni sindacali regionali il 28 maggio scorso stabiliva in modo chiaro, quanto, come e a chi erogare tale contributo economico avendo classificato tutto il personale sanitario in quattro classi di erogazione del contributo economico definendole classe A, B, C e D. La Direzione Generale della Asl Bat, con decisione assunta unilateralmente, ha deciso di erogare un acconto del contributo economico (premio Covid-19) e pagarlo in busta paga di settembre 2020 ai soli lavoratori di fascia A, non considerando tutti gli altri lavoratori che l'accordo regionale collocava in altre fasce e meritevoli anche loro di beneficiare del premio Covid-19» hanno spiegato Michele Gorgoglione e Rosa Matera della Cgil Funzione pubblica aziendale e provinciale.
«Siamo convinti che ci siano margini sia per recuperare ad alcuni errori fatti nella indicazione dei destinatari della fascia A, che nel contemplare la distribuzione del compenso anche alle altre fasce interessate. In particolare, occorre precisare che, per quanto attiene i destinatari della fascia A sono stati indicati settori che l'accordo regionale non contempla» hanno rilevato.
«Chiediamo un tavolo di confronto per soddisfare le aspettative di chi è rimasto escluso dagli anticipi, sia per la fascia A che per il restante personale delle fasce B, C e D. Preme, inoltre, segnalare che le risorse indicate nella ripartizione regionale ed assegnate alla Asl Bt non sono sufficienti per soddisfare la copertura delle platee interessate. Dunque, risulta ancora di più necessario e doveroso approcciarsi ad una trattativa che non si fermi sulla soglia di euro 1893453, indicata in prima istanza dalla Regione Puglia, ma è fondamentale traguardare quella soglia considerato che il Capo del dipartimento salute regionale ha dato disponibilità ad allentare i cordoni della borsa. Riteniamo utile ribadire l'accoglimento delle osservazioni formulate su richiesta della Direzione strategica della Asl Bat e inviate nei tempi previsti del 14 settembre, cioè prima della determina aziendale di pagamento delle quote in acconto alla sola fascia A» hanno concluso Gorgoglione e Matera.
La Funzione pubblica Cgil Bat, in questa seconda fase epidemiologica, esprime il proprio disappunto in merito a decisioni adottate dalla Direzione Generale della Asl Bat relative alla ripartizione delle somme economiche erogate dalla Regione Puglia in favore del personale sanitario coinvolto nella gestione dell'emergenza Covid-19 nel periodo più critico.
«L'accordo siglato tra la Regione Puglia e le organizzazioni sindacali regionali il 28 maggio scorso stabiliva in modo chiaro, quanto, come e a chi erogare tale contributo economico avendo classificato tutto il personale sanitario in quattro classi di erogazione del contributo economico definendole classe A, B, C e D. La Direzione Generale della Asl Bat, con decisione assunta unilateralmente, ha deciso di erogare un acconto del contributo economico (premio Covid-19) e pagarlo in busta paga di settembre 2020 ai soli lavoratori di fascia A, non considerando tutti gli altri lavoratori che l'accordo regionale collocava in altre fasce e meritevoli anche loro di beneficiare del premio Covid-19» hanno spiegato Michele Gorgoglione e Rosa Matera della Cgil Funzione pubblica aziendale e provinciale.
«Siamo convinti che ci siano margini sia per recuperare ad alcuni errori fatti nella indicazione dei destinatari della fascia A, che nel contemplare la distribuzione del compenso anche alle altre fasce interessate. In particolare, occorre precisare che, per quanto attiene i destinatari della fascia A sono stati indicati settori che l'accordo regionale non contempla» hanno rilevato.
«Chiediamo un tavolo di confronto per soddisfare le aspettative di chi è rimasto escluso dagli anticipi, sia per la fascia A che per il restante personale delle fasce B, C e D. Preme, inoltre, segnalare che le risorse indicate nella ripartizione regionale ed assegnate alla Asl Bt non sono sufficienti per soddisfare la copertura delle platee interessate. Dunque, risulta ancora di più necessario e doveroso approcciarsi ad una trattativa che non si fermi sulla soglia di euro 1893453, indicata in prima istanza dalla Regione Puglia, ma è fondamentale traguardare quella soglia considerato che il Capo del dipartimento salute regionale ha dato disponibilità ad allentare i cordoni della borsa. Riteniamo utile ribadire l'accoglimento delle osservazioni formulate su richiesta della Direzione strategica della Asl Bat e inviate nei tempi previsti del 14 settembre, cioè prima della determina aziendale di pagamento delle quote in acconto alla sola fascia A» hanno concluso Gorgoglione e Matera.