Francesco Boccia a due anni dalla strage ferroviaria: «Entro il 2018 garantire ai familiari delle vittime i residui del contributo»
Il parlamentare biscegliese che si impegnò per l'istituzione del fondo: «La giustizia assicurerà tempi e colpevoli»
lunedì 16 luglio 2018
19.06
«Il disastro ferroviario Andria-Corato nella sua tragicità ha segnato un punto di svolta sul tema della prevenzione sulle linee ferroviarie e abbiamo tutti il dovere, per rispetto verso le vittime, di garantire che con le nuove norme tutto questo non accada mai più». Lo ha affermato Francesco Boccia, all'epoca dei fatti presidente della Commissione bilancio della Camera dei deputati e autore della norma che nel 2016 istituì il fondo di 10 milioni di euro per i risarcimenti alle famiglie delle vittime e ai feriti nella strage ferroviaria del 12 luglio di quell'anno.
«Alle famiglie delle vittime lo Stato ha assicurato tempestivamente il contributo che varammo in Parlamento su mia proposta nella stessa settimana del disastro, equiparando la tragedia a quelle precedenti di Viareggio e Linate. Questo contributo, garantito da un fondo di dieci milioni di euro, serve a rendere le famiglie libere da qualsiasi pressione o ricatto da parte delle assicurazioni o di chi ritiene di dover sfruttare i tempi della giustizia.
La dottoressa Angela Schiralli, gup del Tribunale di Trani, e tutti i magistrati coinvolti sono convinto che garantiranno tempi celeri per un processo importante per le famiglie e per il Paese. Oggi ho voluto assistere al Tribunale di Trani all'udienza preliminare del processo per ribadire la mia vicinanza alle famiglie delle vittime e quella del Parlamento che, all'unanimità, ha voluto approvare celermente la norma» ha aggiunto il parlamentare biscegliese.
«Faremo di tutto nelle prossime settimane per accelerare le procedure per i contributi residui dello Stato per i feriti, per poi consentire allo stesso fondo di essere ancora ripartito tra i famigliari delle vittime, così come stabilito dalla legge del luglio 2016, inserita nel decreto Enti locali. Lo Stato per il contributo alle famiglie delle vittime ha agito con rapidità, adesso tocca alla giustizia definire colpe e responsabilità. Mi auguro che i privati coinvolti abbiano un atteggiamento conseguente rispetto alle responsabilità di questa enorme tragedia e non facciano trattative sulla pelle delle famiglie più bisognose. Il contributo da noi istituito e dato alle famiglie aveva anche l'obiettivo di proteggerle da questi effetti» ha concluso Francesco Boccia.
«Alle famiglie delle vittime lo Stato ha assicurato tempestivamente il contributo che varammo in Parlamento su mia proposta nella stessa settimana del disastro, equiparando la tragedia a quelle precedenti di Viareggio e Linate. Questo contributo, garantito da un fondo di dieci milioni di euro, serve a rendere le famiglie libere da qualsiasi pressione o ricatto da parte delle assicurazioni o di chi ritiene di dover sfruttare i tempi della giustizia.
La dottoressa Angela Schiralli, gup del Tribunale di Trani, e tutti i magistrati coinvolti sono convinto che garantiranno tempi celeri per un processo importante per le famiglie e per il Paese. Oggi ho voluto assistere al Tribunale di Trani all'udienza preliminare del processo per ribadire la mia vicinanza alle famiglie delle vittime e quella del Parlamento che, all'unanimità, ha voluto approvare celermente la norma» ha aggiunto il parlamentare biscegliese.
«Faremo di tutto nelle prossime settimane per accelerare le procedure per i contributi residui dello Stato per i feriti, per poi consentire allo stesso fondo di essere ancora ripartito tra i famigliari delle vittime, così come stabilito dalla legge del luglio 2016, inserita nel decreto Enti locali. Lo Stato per il contributo alle famiglie delle vittime ha agito con rapidità, adesso tocca alla giustizia definire colpe e responsabilità. Mi auguro che i privati coinvolti abbiano un atteggiamento conseguente rispetto alle responsabilità di questa enorme tragedia e non facciano trattative sulla pelle delle famiglie più bisognose. Il contributo da noi istituito e dato alle famiglie aveva anche l'obiettivo di proteggerle da questi effetti» ha concluso Francesco Boccia.