Francesco Boccia apre la quarta edizione di Digithon: «Vogliamo un paese unito»

Il neoministro lancia segnali di distensione ai presidenti di regione sull'intricata matassa dell'autonomia

venerdì 6 settembre 2019
A cura di Vito Troilo
Il destino, e le evoluzioni delle vicissitudini politiche, hanno voluto che l'ospite più atteso della serata di apertura della quarta edizione di DigithON fosse l'ideatore e fondatore della maratona digitale, il biscegliese Francesco Boccia, acclamato al rientro nella sua città fresco di giuramento da ministro per gli affari regionali e le autonomie del governo guidato da quel Giuseppe Conte che fu accolto proprio a Bisceglie nei giorni della terza edizione della rassegna, nel settembre 2018.

Immaginare, in quegli istanti, che il professore di Volturara Appula, da poco insediatosi al timone di un esecutivo sostenuto da Movimento 5 Stelle e Lega, sarebbe stato a capo di una nuova maggioranza formata da pentastellati, Partito Democratico e Liberi e uguali, per giunta con l'economista biscegliese titolare di un dicastero, avrebbe fatto sorridere. E invece, quasi a voler certificare anche per le dinamiche della politica (non più lente come un tempo) che il mondo corre a una velocità forsennata, quanto accaduto negli ultimi trenta giorni ha prodotto uno stravolgimento degli assetti tale da ritenere DigithON una finestra sul presente ancor prima che rivolta al futuro.

«Voglio lanciare un messaggio di distensione in questa fase così delicata» ha affermato il neo ministro dal palco di largo Castello nel corso della serata di giovedì 5 settembre, ribadendo quanto sostenuto nel corso di un precedente colloquio coi giornalisti nella hall di Palazzo Bonomi. Boccia non ha nascosto di aver provato «una grande emozione» durante il giuramento al Quirinale, ammettendo di essersi reso conto «della responsabilità che mi è stata assegnata».

I presidenti delle regioni saranno gli interlocutori privilegiati della sua azione ministeriale: «Ho intenzione di incontrare subito Zaia e Fontana (alla guida rispettivamente di Veneto e Lombardia, ndr) perché è nostro dovere far crescere un paese unito e pacifico. L'autonomia non può e non dev'essere motivo di scontro» ha aggiunto Boccia, definendo «un atto dovuto deciso all'unanimità nel primo consiglio dei ministri» l'impugnazione, da parte del governo, di una legge regionale del Friuli-Venezia Giulia «scritta male per stessa ammissione del presidente Fedriga».

DigithON 2019, per il suo promotore, è una kermesse «caratterizzata da progetti bellissimi che ti portano davvero in un'altra dimensione». Quanto agli interventi del governo per lo sviluppo del Mezzogiorno, il primo ministro biscegliese della storia ritiene il 5G «un punto fermo su cui investire in termini di infrastrutture».