Francesco La Notte entra in consiglio regionale?
Nuovo ricalcolo dei seggi, il professionista potrebbe essere procalamato nelle prossime ore. Sarebbe il quarto biscegliese nella storia a ricoprire il ruolo
giovedì 29 ottobre 2020
20.00
Molto più che una semplice indiscrezione, non ancora una certezza. Il biscegliese Francesco La Notte sembra davvero a un passo dalla conquista dell'ambito seggio di consigliere regionale. Il suo destino è legato alla memoria presentata dal riconfermato presidente della Regione Puglia Michele Emiliano tesa all'ottenimento del premio di maggioranza "pieno" da 29 seggi anziché 27 come ipotizzato alla luce dei calcoli successivi ai risultati del voto del 20 e 21 settembre scorsi.
La proclamazione degli eletti, secondo quanto trapelato, dovrebbe svolgersi nella giornata di venerdì 30 ottobre.
Il commercialista, revisore contabile e dottore di ricerca, candidato nella lista Popolari con Emiliano, ha ottenuto 1910 preferenze in tutta la Bat, la gran parte delle quali (1618) nella sua Bisceglie. Un risultato che gli è valso il primo posto nella sua circoscrizione ma insufficiente, almeno in base ai calcoli iniziali, a guadagnare uno dei 50 seggi nell'assemblea regionale in quanto il movimento guidato da Massimo Cassano non sarebbe andato oltre i 5 seggi totali, uno per ciascuna provincia fuorché quella di Barletta-Andria-Trani.
La Notte rienterebbe in gioco nell'ipotesi, che prende sempre più piede, di una diversa distribuzione su scala regionale: 29 i seggi per la maggioranza, 21 alle opposizioni. In base a questo nuovo schema, il Partito Democratico scenderebbe da 16 a 15 eletti con l'esclusione del lecesse Sergio Blasi mentre il barlettano Ruggiero Mennea soffierebbe il posto al barese Domenico De Santis in un complesso gioco di ricalcoli e un altro seggio finirebbe a Taranto (quindi a Michele Mazzarano) anziché a Foggia (fuori Teresa Cicolella). La lista "Con", inoltre salirebbe da 6 a sette seggi e la stessa Popolari con Emiliano da 5 a 7 con l'ingresso del biscegliese. Nulla da fare, invece, per Senso Civico, la lista per cui il più suffragato nel nostro territorio è stato il notaio andriese Sabino Zinni. Per le minoranze otterrebbero 6 seggi Fratelli d'Italia, 5 il Movimento Cinque Stelle, 3 Forza Italia, 3 La Puglia domani, 3 la Lega più il candidato presidente Raffaele Fitto.
Se i boatos fossero confermati il territorio della Bat esprimerebbe ancora una volta ben 7 consiglieri regionali, cinque dei quali di maggioranza: Filippo Caracciolo, Debora Ciliento e Ruggiero Mennea del Pd, Giuseppe Tupputi per "Con" e Francesco La Notte per Popolari con Emiliano. Due gli eletti nelle opposizioni: Francesco Ventola di Fratelli d'Italia e Grazia Di Bari del Movimento 5 Stelle. Tre barlettani, un'andriese, un biscegliese, una tranese e un canosino.
Bisceglie tornerebbe a vantare un rappresentante in consiglio regionale: il primo fu Mauro Simone del Pci, che subentrò da primo dei non eletti il 31 gennaio 1984 al compagno di partito Franco Piccolo, divenuto Sindaco di Andria, e fu rieletto nel 1985. L'onore è poi toccato a un altro esponente comunista, Giovanni Valente, per due legislature dal 1995 al 2005 e a Sergio Silvestris dal 2000 al 2009 (quando il farmacista fu eletto parlamentare europeo). La Notte sarebbe perciò il quarto consigliere regionale biscegliese nei 50 anni di storia dell'istituzione.
La proclamazione degli eletti, secondo quanto trapelato, dovrebbe svolgersi nella giornata di venerdì 30 ottobre.
Il commercialista, revisore contabile e dottore di ricerca, candidato nella lista Popolari con Emiliano, ha ottenuto 1910 preferenze in tutta la Bat, la gran parte delle quali (1618) nella sua Bisceglie. Un risultato che gli è valso il primo posto nella sua circoscrizione ma insufficiente, almeno in base ai calcoli iniziali, a guadagnare uno dei 50 seggi nell'assemblea regionale in quanto il movimento guidato da Massimo Cassano non sarebbe andato oltre i 5 seggi totali, uno per ciascuna provincia fuorché quella di Barletta-Andria-Trani.
La Notte rienterebbe in gioco nell'ipotesi, che prende sempre più piede, di una diversa distribuzione su scala regionale: 29 i seggi per la maggioranza, 21 alle opposizioni. In base a questo nuovo schema, il Partito Democratico scenderebbe da 16 a 15 eletti con l'esclusione del lecesse Sergio Blasi mentre il barlettano Ruggiero Mennea soffierebbe il posto al barese Domenico De Santis in un complesso gioco di ricalcoli e un altro seggio finirebbe a Taranto (quindi a Michele Mazzarano) anziché a Foggia (fuori Teresa Cicolella). La lista "Con", inoltre salirebbe da 6 a sette seggi e la stessa Popolari con Emiliano da 5 a 7 con l'ingresso del biscegliese. Nulla da fare, invece, per Senso Civico, la lista per cui il più suffragato nel nostro territorio è stato il notaio andriese Sabino Zinni. Per le minoranze otterrebbero 6 seggi Fratelli d'Italia, 5 il Movimento Cinque Stelle, 3 Forza Italia, 3 La Puglia domani, 3 la Lega più il candidato presidente Raffaele Fitto.
Se i boatos fossero confermati il territorio della Bat esprimerebbe ancora una volta ben 7 consiglieri regionali, cinque dei quali di maggioranza: Filippo Caracciolo, Debora Ciliento e Ruggiero Mennea del Pd, Giuseppe Tupputi per "Con" e Francesco La Notte per Popolari con Emiliano. Due gli eletti nelle opposizioni: Francesco Ventola di Fratelli d'Italia e Grazia Di Bari del Movimento 5 Stelle. Tre barlettani, un'andriese, un biscegliese, una tranese e un canosino.
Bisceglie tornerebbe a vantare un rappresentante in consiglio regionale: il primo fu Mauro Simone del Pci, che subentrò da primo dei non eletti il 31 gennaio 1984 al compagno di partito Franco Piccolo, divenuto Sindaco di Andria, e fu rieletto nel 1985. L'onore è poi toccato a un altro esponente comunista, Giovanni Valente, per due legislature dal 1995 al 2005 e a Sergio Silvestris dal 2000 al 2009 (quando il farmacista fu eletto parlamentare europeo). La Notte sarebbe perciò il quarto consigliere regionale biscegliese nei 50 anni di storia dell'istituzione.