Francesco Spina evidenzia le criticità formali del riequilibrio di bilancio
Il consigliere comunale di opposizione attacca sindaco, giunta e persino il presidente del consiglio comunale sulla questione delle indennità
giovedì 2 agosto 2018
12.16
«Un riequilibrio con molte criticità formali: dall'assenza delle attestazioni dei dirigenti su eventuali altri debiti fuori bilancio ai debiti fuori bilancio per 900 mila euro portati nella manovra come semplici poste da finanziare. Approssimazione e superficialità mai verificate al comune di Bisceglie».
Questo il severo giudizio di Francesco Spina a proposito dell'assestamento del bilancio di previsione presentato nel corso della riunione del consiglio comunale di mercoledì 1 agosto dall'amministrazione comunale.
«Il motivo, però, che ci ha fatto votare contro è stato il rigetto del nostro emendamento con cui chiedevamo il taglio di 70 mila euro l'anno agli stipendi del sindaco Angarano, di Casella e degli assessori» ha aggiunto l'ex primo cittadino. «L'avevano promesso in campagna elettorale e si sono rimangiati la parola» ha analizzato il consigliere comunale di minoranza.
«Con quei soldi avremmo finanziato: 20 mila euro di social card per i più bisognosi, 20 mila euro per un fondo al microcredito contro l'usura, 10 mila euro alla Pro Loco o in favore di altre associazioni per l'apertura immediata di musei e beni della città oggi chiusi, 20 mila euro una spiaggia per disabili. Purtroppo questo piccolo miracolo che avrebbe visto unito tutto il consiglio comunale non è avvenuto» ha argomentato, pur essendo perfettamente consapevole che, sul piano pratico, non è certo tramite un provvedimento di riequilibrio del bilancio altrui in consiglio ma piuttosto in giunta, attraverso apposita delibera, che i componenti dell'amministrazione comunale hanno e avranno la possibilità di decurtarsi le indennità. E gli assessori non sono tali neppure da un mese... Figurarsi Casella che è stato eletto presidente dell'assemblea lunedì...
«Realpolitik: sindaco assessori e presidente del consiglio casella si sono difesi con i denti il loro legittimo stipendio. Tanto la campagna elettorale è finita e ...chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato...» ha concluso Francesco Spina commentando una riunione della massima assise cittadina che si è prolungata inutilmente per oltre sei ore sulla discussione stucchevole di dettagli tecnici che non avrebbero in ogni caso modificato la sostanza del provvedimento.
Questo il severo giudizio di Francesco Spina a proposito dell'assestamento del bilancio di previsione presentato nel corso della riunione del consiglio comunale di mercoledì 1 agosto dall'amministrazione comunale.
«Il motivo, però, che ci ha fatto votare contro è stato il rigetto del nostro emendamento con cui chiedevamo il taglio di 70 mila euro l'anno agli stipendi del sindaco Angarano, di Casella e degli assessori» ha aggiunto l'ex primo cittadino. «L'avevano promesso in campagna elettorale e si sono rimangiati la parola» ha analizzato il consigliere comunale di minoranza.
«Con quei soldi avremmo finanziato: 20 mila euro di social card per i più bisognosi, 20 mila euro per un fondo al microcredito contro l'usura, 10 mila euro alla Pro Loco o in favore di altre associazioni per l'apertura immediata di musei e beni della città oggi chiusi, 20 mila euro una spiaggia per disabili. Purtroppo questo piccolo miracolo che avrebbe visto unito tutto il consiglio comunale non è avvenuto» ha argomentato, pur essendo perfettamente consapevole che, sul piano pratico, non è certo tramite un provvedimento di riequilibrio del bilancio altrui in consiglio ma piuttosto in giunta, attraverso apposita delibera, che i componenti dell'amministrazione comunale hanno e avranno la possibilità di decurtarsi le indennità. E gli assessori non sono tali neppure da un mese... Figurarsi Casella che è stato eletto presidente dell'assemblea lunedì...
«Realpolitik: sindaco assessori e presidente del consiglio casella si sono difesi con i denti il loro legittimo stipendio. Tanto la campagna elettorale è finita e ...chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato...» ha concluso Francesco Spina commentando una riunione della massima assise cittadina che si è prolungata inutilmente per oltre sei ore sulla discussione stucchevole di dettagli tecnici che non avrebbero in ogni caso modificato la sostanza del provvedimento.