Frode alimentare nelle gelaterie della Bat, Unimpresa: «Pochi violano le norme a fronte di centinaia di eccellenze»

Vietato generalizzare: «Posto che in un esercizio pubblico, con tutte le decine e decine di norme e di prassi igienico-sanitarie previste dalle farraginose leggi italiane, diventa facilissimo commettere qualche leggerezza»

venerdì 6 ottobre 2017 8.23
A cura di Serena Ferrara
Una rondine non fa primavera, così come 17 gelaterie pugliesi che violano le leggi igienico-sanitarie non possono allarmare l'Italia intera.

A seguito del caso nazionale sulle frodi alimentari nelle gelaterie pugliesi, il presidente di Unimpresa Bat Savino Montaruli si schiera a fianco degli esercizi commerciali che ogni giorno danno il loro meglio e che rischiano di esser messi immotivatamente in cattiva luce per colpa di poche, sporadiche attività.

«La notizia dell'operazione dei Carabinieri della Forestale va approfondita ed analizzata con puntualità e senza farne abuso - dichiara. - Sono centinaia le gelaterie che producono tali prelibatezze nei moderni laboratori annessi a pubblici esercizi e quelle centinaia di imprese vanno tutelate da generalizzazioni che farebbero malissimo non solo all'economia cittadina e della provincia Bat, dove questo numero di esercizi si moltiplica in modo esponenziale, ma anche alla professionalità dei nostri maestri gelatieri e pasticceri, rinomati in tutto il mondo.

Quei 17 denunciati complessivamente nelle città di Bari, Lecce, Taranto, Andria, Giovinazzo, Corato, Ruvo di Puglia, Bisceglie, Molfetta, Monopoli, Polignano a Mare e Torre a Mare rappresentano un numero insignificante e proprio quel numero così esiguo dimostra che le tante centinaia di laboratori artigianali che producono gelati e granite in quei comuni controllati sono assolutamente in regola e svolgono benissimo il loro lavoro nella massima trasparenza e garantendo la massima qualità e genuinità dei prodotti
».

Vietato dunque generalizzare: «In quanto all'utilizzo di prodotti scaduti, che riguarda solo pochissime gelaterie, prendiamo apertamente le distanze. Ma sui controlli in materia igienico-sanitaria sarebbe opportuno specificare di quali violazioni trattasi posto che in un esercizio pubblico, con tutte le decine e decine di norme e di prassi igienico-sanitarie previste dalle farraginose leggi italiane, diventa facilissimo commettere qualche leggerezza. Tra l'altro la chiusura temporanea è scattata per un solo esercizio pubblico. Anche gli importi delle sanzioni complessivamente elevate è significativo. Si parlerebbe infatti di soli 30.000 euro complessivi e questo la dice lunga sull'esito dei controlli posto che proprio in materia igienico-sanitaria ed amministrativa le multe solo elevatissime quindi anche con sole due multe si raggiungerebbe facilmente quella somma».