Galantino: «Ragazzi senza punti di riferimento, troppa violenza»
Il parlamentare di Fratelli d'Italia cita l'episodio di Bisceglie nel dibattito in aula sul Decreto Legge scuola
mercoledì 3 giugno 2020
16.01
«Probabilmente qualcuno si ricorderà del popolo della rete. Ma la rete doveva essere un modo per condividere, per migliorarsi, uno strumento aggiuntivo, non un modo per tenere la gente sul divano 24 ore su 24, sui social, per perdere totalmente il contatto con la realtà.
Perché poi accadono cose strane nel mondo reale, quel mondo che questa maggioranza disconosce, come quello che è successo nella mia città (Bisceglie) solo martedì, dove alcuni ragazzi minorenni sono stati protagonisti di una gravissima aggressione, mandando in ospedale un ragazzo di 16 anni». Lo ha affermato il deputato biscegliese di Fratelli d'Italia Davide Galantino nel dibattito d'aula sul Decreto Legge scuola.
«Perché hanno fatto una cosa del genere? Quale può essere stata la motivazione? Ve lo dico io: questi ragazzi non hanno più un punto di riferimento. Magari sono figli di genitori che vivono già in condizioni di disagio sociale, e questi ragazzi dopo essere stati tutto il giorno in casa escono a sfogarsi. Perché io non vedo altra motivazione. E spero che non sia questo il popolo della rete che volete creare».
Perché poi accadono cose strane nel mondo reale, quel mondo che questa maggioranza disconosce, come quello che è successo nella mia città (Bisceglie) solo martedì, dove alcuni ragazzi minorenni sono stati protagonisti di una gravissima aggressione, mandando in ospedale un ragazzo di 16 anni». Lo ha affermato il deputato biscegliese di Fratelli d'Italia Davide Galantino nel dibattito d'aula sul Decreto Legge scuola.
«Perché hanno fatto una cosa del genere? Quale può essere stata la motivazione? Ve lo dico io: questi ragazzi non hanno più un punto di riferimento. Magari sono figli di genitori che vivono già in condizioni di disagio sociale, e questi ragazzi dopo essere stati tutto il giorno in casa escono a sfogarsi. Perché io non vedo altra motivazione. E spero che non sia questo il popolo della rete che volete creare».