Galantino soddisfatto per la reintroduzione dell'educazione civica a scuola
Passa anche la proposta del parlamentare biscegliese sull'inserimento della storia locale nei programmi
giovedì 2 maggio 2019
18.00
«È un giorno importante per la scuola. Abbiamo votato, alla Camera, la legge sull'insegnamento dell'educazione civica, attivata come materia curriculare nelle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado con un monte annuale di 33 ore». Lo ha affermato Davide Galantino, parlamentare biscegliese del Movimento 5 Stelle.
«Ho sostenuto questa legge portando il mio contributo con un importante ordine del giorno che impegna il governo a prevedere misure finalizzate ad introdurre, per legge, un monte ore minimo annuale dedicato all'insegnamento della storia locale nei programmi scolastici.
Allo stato attuale ogni scuola ha la possibilità di integrare in autonomia il proprio curricolo del 20% con ulteriori interventi per l'insegnamento. Con questo atto di indirizzo il governo si impegna ad inserire la storia locale come materia curriculare nelle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado già dal prossimo anno oltre a valutare l'opportunità di redigere delle linee guida per l'adeguamento dei libri di testo scolastici, affinché i programmi di studio della scuola dell'obbligo vengano integrati» ha aggiunto il deputato.
«Con l'approvazione definitiva della legge i comuni potranno promuovere ulteriori iniziative, in collaborazione con le scuole, per quanto attiene la conoscenza delle amministrazioni locali e dei loro organi, nonché della storia del territorio.
L'Italia è un Paese ricco di conoscenze, di tradizioni, di storie che si tramandano da secoli; un patrimonio che non ci possiamo permettere di perdere.
Siamo il frutto della storia, dei costumi e delle tradizioni della nostra terra ed è per questo che ho chiesto di valorizzare la storia locale inserendola nei programmi scolastici, per far si che venga studiata ed apprezzata dagli studenti italiani.
È nostro dovere conoscere la storia, le nostre radici, se vogliamo essere cittadini consapevoli del domani» ha concluso Galantino.
«Ho sostenuto questa legge portando il mio contributo con un importante ordine del giorno che impegna il governo a prevedere misure finalizzate ad introdurre, per legge, un monte ore minimo annuale dedicato all'insegnamento della storia locale nei programmi scolastici.
Allo stato attuale ogni scuola ha la possibilità di integrare in autonomia il proprio curricolo del 20% con ulteriori interventi per l'insegnamento. Con questo atto di indirizzo il governo si impegna ad inserire la storia locale come materia curriculare nelle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado già dal prossimo anno oltre a valutare l'opportunità di redigere delle linee guida per l'adeguamento dei libri di testo scolastici, affinché i programmi di studio della scuola dell'obbligo vengano integrati» ha aggiunto il deputato.
«Con l'approvazione definitiva della legge i comuni potranno promuovere ulteriori iniziative, in collaborazione con le scuole, per quanto attiene la conoscenza delle amministrazioni locali e dei loro organi, nonché della storia del territorio.
L'Italia è un Paese ricco di conoscenze, di tradizioni, di storie che si tramandano da secoli; un patrimonio che non ci possiamo permettere di perdere.
Siamo il frutto della storia, dei costumi e delle tradizioni della nostra terra ed è per questo che ho chiesto di valorizzare la storia locale inserendola nei programmi scolastici, per far si che venga studiata ed apprezzata dagli studenti italiani.
È nostro dovere conoscere la storia, le nostre radici, se vogliamo essere cittadini consapevoli del domani» ha concluso Galantino.