Galantino su Universo Salute: «Perché non trasmette il piano industriale al ministero?»

Il parlamentare biscegliese: «Ha forse qualcosa da nascondere?»

giovedì 11 aprile 2019
«Universo Salute ha qualcosa da nascondere vista la mancata trasparenza?». Se lo chiede Davide Galantino, parlamentare biscegliese del Movimento 5 Stelle, dopo aver appreso dal sottosegretario allo sviluppo economico Andrea Cioffi che l'azienda non ha inoltrato il piano industriale richiesto dal ministero.

«Da più di un anno seguo la vicenda dei 1500 lavoratori di Universo Salute srl. Ho presentato diversi accessi agli atti per avere informazioni che potessero garantire la serenità dei lavoratori dipendenti della società, che è privata ma che vive grazie a contributi di denaro pubblico.
Ho coinvolto anche il Ministero allertandolo sulla progressiva chiusura dei padiglioni e del pericolo di una "svendita" di questa struttura. L'azienza non risponde all'appello del ministero; si è chiusa in un silenzio tombale» ha rimarcato il deputato.

Universo Salute srl ha acquisito il complesso della Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza relativamente alle sedi di Bisceglie, Foggia e Potenza nel mese di febbraio 2017; sul sito del ministero dello sviluppo economico è scritto che «Universo Salute opera in regime di accreditamento con i Servizi Sanitari delle Regioni Puglia e Basilicata ed è presente sul territorio con tre sedi: Foggia, Bisceglie e Potenza. La nuova società, nata nel 2015, è subentrata nel 2017 alla Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza in Amministrazione Straordinaria, nella proprietà dell'Opera Don Uva. Al momento occupa circa 1500 dipendenti per altrettanti posti letto».

Dal contratto di cessione, sottoscritto dalle parti il 22 giugno 2017, risulta che le tre strutture ospedaliere sono state cedute dal Commissario Straordinario, il biscegliese Bartolo Cozzoli, all'azienda privata Universo Salute per un valore di 5 milioni di euro. Cifra che lascia molte perplessità a Galantino «visto che la cessione comprende la proprietà, libera da vincoli e trascrizioni, di circa cento unità immobiliari costituite da edifici e terreni, in posizione anche pregevole e in pieno centro abitato, a poca distanza dal mare per la sede di Bisceglie, nonché tutte le attrezzature e agli arredi delle tre strutture storiche, oltre all'avviamento e all'utilizzo dei segni distintivi delle attività che richiamano il fondatore Don Pasquale Uva».

Secondo quanto stabilito alla cessione «Universo Salute ha l'obbligo di continuare le attività storiche fondate da Don Pasquale Uva solo per i primi due anni dall'immissione in possesso. La comunità di cittadini e i lavoratori, in vista della scadenza del termine biennale del 22 giugno 2019, continuano a manifestare il proprio dissenso sulla possibilità di interruzione delle attività socio-sanitarie e, in particolare, quelle relative ai pazienti dell'ortofrenico che a causa anche di eventuali tagli delle risorse del personale potrebbero essere abbandonati a se stessi.

Continuerò ad interessarmi della vicenda. L'Opera Don Uva non può essere distrutta da possibili interessi privati» ha concluso Davide Galantino.