Galantino vota a favore del taglio dei parlamentari: «Gente improduttiva, che può obbedire solo al suo capo politico, se ne stia a casa»

Applausi dai colleghi di Fratelli d'Italia...

martedì 8 ottobre 2019 19.10
Davide Galantino, deputato biscegliese del gruppo misto eletto alle politiche 2018 nelle liste del Movimento 5 Stelle, è intervenuto a Montecitorio nel corso del dibattito sul quarto e ultimo passaggio parlamentare dalla riforma che ha ridotto, a seguito di votazione favorevole, Camera e Senato rispettivamente a 400 e 200 componenti a partire dalla prossima legislatura. Il suo intervento è stato applaudito dai colleghi di Fratelli d'Italia.

Galantino ha espresso il suo "sì" al provvedimento: «Ho già votato favorevolmente a questa riforma e quindi lo farò anche questa volta, non perché ritengo sia una priorità per gli italiani e nemmeno perché ritengo che cambi la vita delle persone. Semplicemente l'ho votata perché è una riforma che a molti cittadini piace, alcuni ritengono che siamo troppi qui dentro e in certi casi magari hanno ragione, quindi credo che la voce degli italiani vada ascoltata» ha affermato in aula.

«Va detta però anche un'altra cosa, va detto che il popolo italiano è stato drogato da informazioni errate, da falsa propaganda. E con la mia breve esperienza di cittadino prestato alla politica posso affermare che i soldi veri, quelli che si sprecano non sono dentro quest'aula.
I colleghi proponenti dicono che la riforma porterà un risparmio quantificato in un miliardo, in dieci anni.
Fa effetto dire che si taglierà un miliardo di euro ai costi della politica, ma nei fatti parliamo dello 0,007% della spesa pubblica. E ovviamente questa è solo una previsione, perché sono fermamente convinto che il nuovo parlamento avrà necessità di aumentare le spese di esercizio dato che i territori rappresentati saranno molto più grandi.
Aggiungo che Camera e Senato insieme ci costano circa un miliardo e mezzo di euro l'anno. E quindi se si tagliassero anche tutti i parlamentari il risparmio sarebbe soltanto dello 0,02% della spesa pubblica» ha spiegato.

«Voterò la riforma del taglio ai parlamentari solo perché, se in quest'aula ci deve stare gente improduttiva che può obbedire solo al suo capo politico, solo per premere un pulsante e allora è meglio che se ne stia a casa» ha concluso.