«Gestione sovraindebitamento fondamentale per scongiurare il rischio usura»

Antonello Soldani, presidente Odcec Trani, sostiene le proposte avanzate dai commercialisti che chiedono un provvedimento legislativo

lunedì 22 giugno 2020
Il Prefetto della Bat Maurizio Valiante, nei giorni scorsi, ha lanciato l'allarme rispetto al rischio di infiltrazioni della criminalità nell'economia legale. L'occasione, un incontro con la partecipazione del Prefetto Annapaola Porzio, Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura.

Il timore è condiviso dall'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Trani, sintonizzato da tempo sulla stessa lunghezza d'onda, nella consapevolezza che la pesante crisi economica generata dall'emergenza sanitaria in corso sta creando situazioni di grande difficoltà per decine di migliaia di piccole aziende, lavoratori autonomi e famiglie, trasformandole in potenziali vittime dell'usura.

«Di qui la necessità di non abbassare la guardia e mettere in campo tutte le risorse, le procedure e gli strumenti più efficaci per aiutare chi è in difficoltà» ha sottolineato il presidente Antonello Soldani. «A cominciare dall'Occ Trani, associazione di cui fanno parte anche gli avvocati, il cui obiettivo è gestire le crisi da sovraindebitamento e indicare una via d'uscita a chi si ritrovi a non poter più onorare i propri debiti».

Per i commercialisti italiani le procedure da sovraindebitamento andrebbero semplificate per provare a dimezzarne i tempi nonché per trovare soluzioni adatte per modificare rapidamente i piani già omologati e in esecuzione.

«I dati diffusi dall'Istat non lasciano dubbi in merito e sono particolarmente preoccupanti. Tra marzo e aprile hanno perso il lavoro quasi 400mila persone» ha aggiunto Soldani. «Secondo la task force a cui aderiscono i ministeri delle finanze e dello sviluppo economico, Banca d'Italia, Abi, Medio credito centrale e Sace le richieste pervenute al Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa per la sospensione di prestiti e rate solo a fine maggio sono state 69mila (con importo medio di 89000 euro). Ma sono in enorme difficoltà anche consumatori, professionisti e piccoli imprenditori. E l'aspetto più drammatico è che lo siano anche quelli ammessi in precedenza alla disciplina del sovraindebitamento, che a causa della pandemia si vedono costretti a rinegoziare i termini di adempimento dei piani già omologati o a dover tornare davanti al giudice per modificare i precedenti accordi siglati con i creditori».

Il presidente dell'Odcec di Trani ritiene «fondamentale la semplificazione immediata delle procedure per la ristrutturazione dei debiti per salvare famiglie, piccoli imprenditori, lavoratori autonomi. I commercialisti italiani, in sede nazionale, hanno proposto una modifica dell'attuale disciplina per consentire ai sovraindebitati fortemente incisi dalla pandemia di poter apportare modifiche sostanziali, ben più rilevanti rispetto al mero slittamento delle scadenze iniziali, ai piani e agli accordi già omologati e in esecuzione in tempi rapidi. Si tratta di soluzioni che potrebbero potenzialmente produrre un dimezzamento o più consistenti riduzioni delle tempistiche previste nella legge per l'omologazione».

L'auspicio dei commercialisti è che il legislatore possa accogliere le istanze di chi è sul campo quotidianamente a difesa dell'integrità del tessuto sociale ed economico del Paese e faccia in modo che anche l'appello lanciato nella Prefettura Bat non finisca nel vuoto.