Un giardino nell'area adiacente al Castello: il progetto di ZonaEffe
Prende forma "Io ci sto", l'iniziativa dell'associazione per valorizzare l'area del centro storico
giovedì 29 dicembre 2022
17.30
Si intitola "Io ci sto" il nuovo progetto promosso dall'associazione ZonaEffe, ente gestore del Castello Svevo-Angioino di Bisceglie e del Centro educazione ambientale, grazie al contributo della Regione Puglia attraverso l'avviso pubblico "Spazi di prossimità" e alla partnership con StayGreenItaly. L'intento è la valorizzazione funzionale partecipata dell'area interclusa tra le mura aragonesi, il Castello e la seicentesca chiesa del Purgatorio.
«I recenti interventi di restauro non hanno potuto prevedere risorse destinate alla predisposizione adeguata delle aree verdi (completamente spoglie e in balia di se stesse). È un'ex cimitero seicentesco del quale non vi è più traccia leggibile, che presenta oggi camminamenti, sedute e piccoli spazi destinabili ad attività open air in ambiente protetto, lontano dal traffico e facilmente raggiungibile (a piedi) anche dalle scolaresche della città. Realizzeremo il "giardino condiviso del Cea ZonaEffe", aperto anche alla fruizione pubblica con annesso "piccolo vivaio", in cui incubare piante, bulbi, fiori destinati, attraverso l'adozione e la cura di volontari e residenti, a disseminare di verde, colori e bellezza i vicoli più reconditi e ignorati del vicino borgo antico della città» hanno spiegato gli organizzatori dell'iniziativa.
«L'idea di base è quella di coniugare le attività correlate al recupero fisico degli spazi pubblici e dei vuoti urbani del borgo antico, specie quelli non ancora recuperati, attraverso un processo di contaminazione attiva che veda associata la bellezza intrinseca del verde (nelle sue molteplici forme, colori e accezioni) al gesto individuale del "prendersi cura". A questo si aggiunga l'indotto di una serie di attività collaterali, finalizzate al coinvolgimento dei residenti e della città, da svolgersi in quell'area esterna, adiacente al Castello, che trasformeremo nel giardino condiviso "Io ci sto" col suo piccolo "vivaio di tutti", vero e proprio disseminatore permanente di verde urbano condiviso, con cui innescare un processo diffuso di adozione dal basso dei vicoli del borgo antico, attività tutte caratterizzate da momenti di apprendimento emotivo, per le mani, la mente e il cuore» hanno evidenziato dalla Cea ZonaEffe.
«I recenti interventi di restauro non hanno potuto prevedere risorse destinate alla predisposizione adeguata delle aree verdi (completamente spoglie e in balia di se stesse). È un'ex cimitero seicentesco del quale non vi è più traccia leggibile, che presenta oggi camminamenti, sedute e piccoli spazi destinabili ad attività open air in ambiente protetto, lontano dal traffico e facilmente raggiungibile (a piedi) anche dalle scolaresche della città. Realizzeremo il "giardino condiviso del Cea ZonaEffe", aperto anche alla fruizione pubblica con annesso "piccolo vivaio", in cui incubare piante, bulbi, fiori destinati, attraverso l'adozione e la cura di volontari e residenti, a disseminare di verde, colori e bellezza i vicoli più reconditi e ignorati del vicino borgo antico della città» hanno spiegato gli organizzatori dell'iniziativa.
«L'idea di base è quella di coniugare le attività correlate al recupero fisico degli spazi pubblici e dei vuoti urbani del borgo antico, specie quelli non ancora recuperati, attraverso un processo di contaminazione attiva che veda associata la bellezza intrinseca del verde (nelle sue molteplici forme, colori e accezioni) al gesto individuale del "prendersi cura". A questo si aggiunga l'indotto di una serie di attività collaterali, finalizzate al coinvolgimento dei residenti e della città, da svolgersi in quell'area esterna, adiacente al Castello, che trasformeremo nel giardino condiviso "Io ci sto" col suo piccolo "vivaio di tutti", vero e proprio disseminatore permanente di verde urbano condiviso, con cui innescare un processo diffuso di adozione dal basso dei vicoli del borgo antico, attività tutte caratterizzate da momenti di apprendimento emotivo, per le mani, la mente e il cuore» hanno evidenziato dalla Cea ZonaEffe.